Oltre 50 chili di sigarette di contrabbando sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Prato e dalla polizia municipale ad una donna di 47 anni, che nella propria abitazione custodiva anche 200 confezioni di farmaci per la cui somministrazione è necessaria la prescrizione medica. Per questo la donna è stata denunciata anche per esercizio abusivo della professione medica, per aver immesso in commercio medicinali senza autorizzazioni, oltre che per la commercializzazione di tabacchi lavorati esteri privi del sigillo dei Monopoli di Stato. In particolare le fiamme gialle e gli agenti della municipale hanno sequestrato 225 stecche e 2300 pacchetti sfusi di sigarette, pasticche utilizzate in caso di complicanze polmonari dei pazienti affetti da Covid e antibiotici contenenti il principio attivo dell’Amoxicillina.
L’operazione No smoking è scattata dopo una serie attività di pedinamento, osservazione, a seguito di un’inchiesta che mirava a risalire la filiera della commercializzazione dei prodotti di contrabbando. La perquisizione è scattata quando la 47enne è stata vista uscire di casa con delle stecche di sigarette all’interno di due buste.