L’ironia, la tenacia, la determinazione, la gentilezza. Elvira Trentini era tutto questo: una donna coraggiosa e sincera. E fu proprio quel suo coraggio, unito ad una certa lungimiranza, a farle credere nell’operazione di rilancio e riapertura del Teatro Politeama Pratese, insieme all’inseparabile Roberta Betti. Stamani in Duomo, l’ultimo saluto a quell’imprenditrice che esule dall’Istria trovo casa a Prato, dando vita ad una ditta di pulizie che oggi conta quasi 200 dipendenti. Aveva 95 anni ma la lucidità di chi, nella vita, ha affrontato tante battaglie non arrendendosi mai.
Presenti in Cattedrale personalità del mondo delle istituzioni e della cultura tutta, uniti nel dirle “grazie” per aver salvato, col Politeama, un pezzo di vita della città. Durante l’omelia don Luciano Pelagatti, parroco della Cattedrale, ha ricordato la grande impresa umana e professionale di Elvira, sottolineando come il suo sia stato un grande esempio di donna nella giornata in cui si celebrano proprio i diritti e i talenti delle donne. Simona Marchini, artista legata da sempre al Politeama, ha inviato un messaggio che è stato letto durante i funerali: “Ci siamo fatte compagnia, anche con Roberta, e abbiamo condiviso tante cose belle. Semplicemente abbraccio, con una nostalgia che mi accompagnerà sempre, la cara, straordinaria compagna di amore per la vita che è stata, e sarà, Elvira”.