8 Marzo 2023

Nabil ed Emanuele: dai banchi di scuola ad Awhy, una tra le aziende emergenti più innovative d’Italia

I due giovani pratesi hanno raccontato la loro storia di amicizia e d'impresa in un incontro promosso dal Comitato Pari Opportunità dei Commercialisti


Una incredibile storia di amicizia, coraggio e genialità. L’hanno raccontata Nabil Arafin ed Emanuele Pucci, trentenni, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale della start up Awhy, al secondo appuntamento del progetto “a Colazione con…”, promosso Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Commercialisti con l’obiettivo di far conoscere le storie di giovani che si sono ritagliati un ruolo personale e professionale degno di essere raccontato. A guidare l’incontro Gianna Rindi, una professionista che ha accompagnato con grande passione il percorso dei due intraprendenti timonieri di Awhy.
Il successo della start up si fonda prima di tutto nella profonda amicizia che unisce Nabil ed Emanuele (allargata poi al terzo socio, Gianmarco Nicoletti). I due giovani hanno raccontato di  aver imparato a lavorare insieme sui banchi di scuola, in una classe delle elementari Cesare Guasti (un vero laboratorio d’integrazione). Hanno frequentato poi, senza mai perdersi di vista, la scuola media Mazzei e l’Istituto Dagomari. Separati dall’università (Nabil si è iscritto a Economia a Pisa ed Emanuele a Relazioni internazionali a Firenze), si sono subito ricercati nel momento della necessità.


Numerosi professionisti hanno partecipato dall’incontro, tutti conquistati dall’esperienza di Nabil ed Emanuele che, con grande immediatezza, hanno raccontato le vicende della loro impresa, nata nel 2015. Tutto è cominciato da una intuizione di Nabil, nato in Bangladesh e pratese da quando aveva quattro anni, che – mentre frequentava il primo anno di università – ha pensato di utilizzare l’intelligenza artificiale per gestire in forma avanzata il rapporto tra imprese e clienti in modo da dare risposte immediate, appropriate e soprattutto in forma automatizzata. L’idea è stata selezionata dal programma Working Capital di Telecom, creato proprio per aiutare talenti e idee a trasformarsi in imprese innovative, attraverso il supporto di start-up.
Dopo la partenza Nabil ha capito che da solo non ce la poteva fare e ha coinvolto l’amico. Insieme hanno combattuto per affermarsi (non tutto è stato facile), oggi lavorano in Italia e in diversi paesi europei, con attività anche San Francisco.
Forbes Francia, qualche anno fa, ha inserito Awhy tra le imprese emergenti più innovative d’Italia. La ricetta di Nabil ha funzionato alla grande e l’incremento del fatturato lo dimostra. Un consiglio ai giovani che cercano la loro strada? “Fate quello per cui provate vera passione”, rispondono, a una sola voce, Nabil ed Emanuele.