Prende il via a Montemurlo il percorso per la realizzazione della Casa di comunità, un nuovo modello di organizzazione della salute sul territorio per avvicinare i servizi socio-sanitari ai cittadini e alleggerire la pressione sull’ospedale e il pronto soccorso. La giunta comunale ha approvato il protocolllo d’intesa per la realizzazione della Casa di comunità, che nei prossimi giorni sarà sottoscritto formalmente dal sindaco Simone Calamai e dai rappresentanti della Società della salute e dell’Asl Toscana Centro. Si tratta di un progetto del valore di oltre 3 milioni di euro, finanziato nel 2022 con fondi del Pnrr e risorse complementari della Regione Toscana, che consentirà di realizzare entro il 2026 una nuova struttura sanitaria sul territorio. L’area, individuata fin dal 2008 dal Comune di Montemurlo per realizzare la Casa di comunità, è quella a margine di via Pertini. La nuova struttura consentirà di raddoppiare i servizi di tipo socio – sanitario sul territorio di Montemurlo, avvicinandoli ai cittadini con l’adozione di un nuovo approccio integrato e multidisciplinare attraverso la procedura dell’équipe multiprofessionale territoriale. La modalità di erogazione di servizi socio-sanitari per 12 ore giornaliere consentirà ai cittadini di Montemurlo di avere a disposizione prestazioni sanitarie per tutta la giornata. Inoltre, la Casa della comunità porta sul territorio nuove attività e servizi sanitari pubblici che attualmente non sono presenti a Montemurlo. «Si tratta di un percorso fondamentale che si inserisce in quelle che sono le necessità della sanità toscana. Vogliamo avvicinare quanto più possibile la sanità al territorio di residenza dei cittadini, soprattutto per agevolare i percorsi di salute dei più anziani. Una scelta che si propone, nell’ambito del funzionamento della sanità toscana, di ridurre la pressione sui pronto soccorso e gli ospedali. – sottolinea il sindaco Simone Calamai – L’avvicinamento della sanità ai territori è lo scenario nel quale crediamo e che dovrà essere promosso per dare risposta a quelle che sono le difficoltà del nostro sistema. La sanità territoriale dovrà trovare una sempre maggiore centralità nella vita delle nostre comunità»