E’ di 10 aziende sospese per lavoro nero il bilancio di una serie di controlli dell’ispettorato territoriale del lavoro (Itl) di Prato-Pistoia, nell’ambito del progetto ‘Alt caporalato D.u.e’, contro le forme di sfruttamento della manodopera nel settore manufatturiero pratese, effettuati nell’ultima settimana di febbraio.
I controlli hanno riguardato laboratori di confezione e aziende di pronto moda; l’Ispettorato ha effettuato 14 accessi, rilevando irregolarità in tutte le aziende ispezionate. Sono 89 (7 italiani e 82 stranieri) i lavoratori tutelati. Gli importi introitati per “revoche sospensioni” ammontano a 9.500 euro, a fronte di 27.500 euro di somme aggiuntive accertate. Alle attività hanno partecipato ispettori del lavoro di Roma, di Firenze e di Ravenna oltre che dell’INPS e dell’INAIL e, come di consueto, diversi “mediatori culturali” dell’O.I.M. (Organizzazione internazionale per le migrazioni).