28 Marzo 2023

Italia Viva chiede consiglio comunale straordinario sui problemi del pronto soccorso e del Cup regionale

I coordinatori provinciali di IV Giancarlo Cecchi e Veronica Versace Scopelliti si rivolgono direttamente al sindaco


“Pur consapevoli che gli argomenti e le materia di qui seguito indicate non sono di competenza dell’amministrazione comunale da Lei rappresentata, voglia raccogliere l’invito a convocare un consiglio comunale straordinario al quale invitare il direttore generale dell’Usl Toscana centro e l’assessore regionale alla Sanità”. Inizia così la richiesta scritta rivolta al sindaco di Prato Biffoni di un consiglio comunale straordinario sul tema della sanità territoriale inviata dai coordinatori provinciali di Italia Viva Giancarlo Cecchi e Veronica Versace Scopelliti. I temi all’ordine del giorno, secondo i due coordinatori, dovranno essere la “riorganizzazione del nostro territorio in merito all’emergenza e l’ampliamento dell’ospedale oltre all’intollerabile non funzionamento del Cup regionale”. “Il nostro territorio già soffre di politiche sanitarie evidentemente non idonee quali la dotazione di posti letto ospedalieri non adeguata al parametro di riferimento che dovrebbe garantire 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti – dicono Cecchi e Versace Scopelliti -. Una delle domande più ricorrenti, a cui i vertici della Regione dovranno dare risposte chiare, è quella se le azioni poste in essere dalla direzione generale sono scelte autonome della direzione stessa o scelte politicamente condivise dal governo regionale. Viene da chiedersi se la struttura ex Creaf possa essere utilizzata per trasferirvi il poliambulatorio dell’ospedale affinché questi spazi possano essere utilizzati dal pronto soccorso in attesa che i lavori di ampliamento abbiano inizio”. I due coordinatori passano poi a parlare del pronto soccorso: “E’ semplicemente ridicolo, talvolta disumano, vedere i corridoi del pronto soccorso essere trasformati permanentemente in zone di ricovero in violazione di ogni forma di rispetto per l’intimità e la privacy del paziente”. “Di fronte alla fuga dei medici ed infermieri da tale reparto, riteniamo doveroso che al personale del pronto soccorso venga formalmente espressa la solidarietà e vicinanza dell’amministrazione comunale”. Per quanto riguarda invece il Cup regionale, Cecchi e Versace Scopelliti parlano di “palese fallimento”: “Gli insostenibili tempi d’attesa per effettuare visite ed esami anche se prescritti a pazienti con patologie gravi, oltre a indebolire il diritto costituzionale alla salute contribuisce ad aggravare il carico del pronto soccorso prima e dei ricoveri dopo, perché il cittadino per evitare i tempi d’attesa proposti dal Cup è umanamente portato a presentarsi al pronto soccorso con la speranza che l’esame di cui necessita gli venga fatto in tempi più brevi”, concludono i due coordinatori provinciali di Italia Viva.