25 Marzo 2023

Il ministro Calderone a Prato su invito del sindaco Biffoni. Il primo cittadino bacchetta i parlamentari di Fratelli d’Italia: “Auspicabile bon ton istituzionale”

Lo scorso 25 gennaio l'incontro di Biffoni con il ministro per discutere di contrasto al caporalato e integrazione lavorativa. In quel contesto l'invito a conoscere da vicino il distretto pratese, a cui è seguita una lettera formale. L'appuntamento è per martedì alle 10 in Prefettura


“È ovvio che l’importante sia il risultato, cioè che il ministro abbia accolto l’invito a venire a Prato per prendere contezza di persona della situazione. Tra l’altro devo riconoscere che è stata di parola perché quando ci ho parlato nel suo ufficio promise che sarebbe venuta ed effettivamente così è successo”. La visita del ministro del Lavoro prevista per martedì prossimo è stata infatti organizzata su invito del sindaco Matteo Biffoni in collaborazione con la Prefettura di Prato.

“Ringrazio il ministro Calderone per aver accettato da subito l’invito a venire a Prato. Invito che personalmente ho fatto lo scorso gennaio durante un incontro come delegato Anci immigrazione al ministero del Lavoro per discutere del tema dello sfruttamento lavorativo. Sorprende e dispiace invece l’assenza di bon ton istituzionale dei parlamentari di Fratelli d’Italia che, travisando i fatti, legano la visita del ministro a una loro proposta e soltanto al tema dell’illegalità cinese. Capisco che bisogna giustificare la propria attività, ma esisterebbe una grammatica istituzionale da rispettare e che stavolta è clamorosamente mancata”.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni lo scorso 25 gennaio ha incontrato il ministro Marina Elvira Calderone per discutere di contrasto al caporalato e integrazione lavorativa. In quel contesto l’invito a conoscere da vicino il distretto pratese, a cui è seguita una lettera formale inviata nelle settimane successive e l’immediata disponiblità del ministro che incontrerà martedì alle 10 presso la Prefettura di Prato i rappresentanti istituzionali, le forze dell’ordine, i rappresentanti degli organi coinvolti nei controlli, dall’ispettorato del lavoro all’Inail. Invitati anche i parlamentari. “La collaborazione istituzionale parte dal rispetto. Porto l’esempio della onorevole Erica Mazzetti, che ringrazio per essersi attivata e aver organizzato la visita del ministro della Giustizia Sisto a Prato per affrontare il tema del Tribunale, a cui mi ha chiesto di esserci (e ci sarò) e a cui va riconosciuto il merito: vorrei la stessa postura da parte degli altri parlamentari eletti sul nostro territorio, perché se si pensa solo a un po’ di visibilità invece che al rispetto delle istituzioni non si fa del bene a Prato. Io il parlamentare l’ho fatto e ho collaborato con il sindaco di centro-destra, perché un conto è la battaglia politica un conto sono le battaglie a tutela della città, che passano attraverso un sano rapporto istituzionale: questo atteggiamento non aiuta certamente in questo senso”.