Guardia giurata, un lavoro rischioso e sottopagato: il racconto di Isabella
Il contratto nazionale, scaduto da 7 anni, prevede paghe base di poco superiori ai 1.000 euro. "Si rischia tanto e non si arriva alla fine del mese"
“Un lavoro invisibile e sottopagato”. Isabella Bascherini, guardia giurata in servizio a Prato, vuole che si conosca la situazione di un mestiere che in tutta Italia, a causa delle condizioni del contratto nazionale e dell’inquadramento giuridico, porta gli operatori del settore ad assumersi grandi responsabilità e ad affrontare rischi per la propria incolumità, a fronte di una paga bassissima che parte da poco più di 1000 euro al mese. Un contratto, quello nazionale della vigilanza privata, che peraltro è scaduto nel dicembre 2015. Isabella tiene a precisare che non ha nessun appunto da fare all’azienda per cui lavora, che si è sempre comportata correttamente. Ma ha a cuore la divisa della guardia particolare giurata, che indossa con alcune interruzioni dal 2002, e auspica un riconoscimento sociale del lavoro che svolge assieme a 40.000 persone in tutta Italia.