Si è concluso con la conferma di Ilaria Testa alla presidenza dell’associazione, il 18° congresso dell’Arci Pratese che si è tenuto al Terminale Cinema di Via Carbonaia, con la partecipazione di oltre 90 delegati dei circoli Arci del territorio e numerosi ospiti, tra cui il presidente di Arci nazionale Walter Massa, il sindaco di Prato, la vicepresidente della Provincia, i presidenti pratesi di ACLI e MCL, oltre a numerose associazioni e partiti del territorio.
Ilaria Testa, psicologa e operatrice del Sistema di Accoglienza e Integrazione, ha iniziato la sua esperienza in Arci nel 2002 con il servizio civile nell’ambito della rete educativa “Ali x volare”; negli anni ha portato avanti progetti in vari settori come quelli legati a infanzia, adolescenza e famiglie, alla legalità, all’intercultura e alle politiche sociali e culturali in genere. E’ stata vicepresidente dell’Arci di Prato da giugno 2016 e aveva preso le redini dell’associazione dopo l’improvvisa scomparsa del presidente Enrico Cavaciocchi nel maggio scorso.
“Questo congresso avrebbe dovuto aprirsi in un modo completamente diverso ma purtroppo non è stato dato a Enrico il tempo per essere qui con noi” – ha detto la presidente nella sua relazione introduttiva – ricordando l’impegno del suo predecessore nel sostenere il movimento circolistico in un momento particolarmente difficile, quello della pandemia, il suo lavoro instancabile nel tessere relazioni, il suo entusiasmo nel promuovere collaborazioni e progetti innovativi, e concludendo con l’auspicio che la nuova dirigenza possa proseguire il suo lavoro “col sorriso, la serenità e l’entusiasmo imparati in questi anni”.
Una prospettiva di continuità dunque quella che esce dal 18° Congresso dell’Arci pratese che, anche nelle linee di indirizzo politico approvate all’unanimità dai delegati, conferma l’impegno a lavorare per difendere e riaffermare i propri valori – l’antifascismo, l’antirazzismo, la difesa della democrazia e dei diritti, la diffusione della cultura della pace, della non violenza, dei diritti umani – la volontà di essere comunità educante, promuovendo occasioni di socialità e di crescita intergenerazionali, la determinazione a mantenere aperti quei preziosi presidi sociali rappresentati dai circoli, sostenendo i volontari nella gestione e favorendo il volontariato delle giovani generazioni.
Tra le novità uscite dal Congresso, invece, c’è un concorso di idee dal titolo “La socialità del futuro è un progetto che possiamo realizzare”, dedicato alla memoria di Enrico Cavaciocchi, che sarà lanciato nelle prossime settimane e sarà rivolto alle classi delle scuole superiori della provincia di Prato, che potranno partecipare presentando progetti di spazi e occasioni di socialità per ottenere un finanziamento per realizzarli.
E, in perfetto stile Arci, i lavori dei delegati sono stati accompagnati da momenti di svago e cultura con un pre-congresso che ha visto sul palco del Terminale Massimo Altomare con il suo spettacolo “La morte mi fa ridere, la vita no” dedicato a grandi artisti italiani “maledetti” o dimenticati, come Luigi Tenco e Mia Martini, e un concerto di mezzanotte del giovane gruppo pratese Macrolotto.exe.