I carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro di Prato, insieme ai colleghi della locale compagnia, ieri sera hanno svolto mirati controlli nell’ambito di una più ampia campagna predisposta in tutto il centro Italia per il contrasto del caporalato digitale, che colpisce, in particolare, i rider che operano nel settore della consegna di alimenti a domicilio (food delivery). Nel corso dell’attività svolta a Prato sono stati controllati 23 rider (di cui 16 stranieri e 7 italiani), operanti per due note aziende leader del settore. Sono state riscontrate 2 cessioni di account, ovvero l’utilizzo delle credenziali che consentono di prendere l’ordine di consegna da parte di persone diverse dal titolare, mentre un lavoratore è stato sanzionato in quanto il ciclomotore da lui utilizzato era privo di revisione.