Sono Elisa Fiaschi, Benedetta Baroncelli, Eleonora Niccoli e Simone Parigi i vincitori della seconda edizione del premio “Città di Prato” finanziato dal Comune e destinato a giovani laureati presso le Università italiane con tesi che hanno come oggetto il territorio pratese. I tre giovani, selezionati tra 10, questa mattina sono stati premiati nel Salone consiliare alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, dell’assessore ai Servizi per i cittadini, Patrimonio e Turismo con delega per Università e ricerca Gabriele Bosi, del direttore generale di PIN Enrico Banchelli, dell’economista e docente Giorgia Giovannetti, della consigliera regionale per lo Sviluppo economico e rurale, Turismo e Commercio e Politiche del Lavoro Ilaria Bugetti e dell’assessora del Comune di Montemurlo Antonella Baiano.
Il bando, alla sua seconda edizione ha messo in palio tre premi economici di 2 mila euro ciascuno. Non solo, il Comune ha provveduto alla pubblicazione cartacea delle tesi e alla messa a disposizione nelle biblioteche di PIN e Lazzerini. Gli elaborati saranno anche scaricabili dal sito di PIN al link https://www.pin.unifi.it/premio-citta-di-prato. I premi, finanziati dall’amministrazione comunale di Prato, sono banditi dal PIN Polo Universitario “Città di Prato”. Alla selezione hanno potuto partecipare i laureati magistrali in tutte le Università italiane che hanno però affrontato nella propria ricerca di tesi lo studio di aspetti legati al territorio pratese in tre ambiti particolari: urbanistica e processi di riqualificazione e trasformazione urbana; trasformazione dell’economia del distretto con particolare riferimento all’economia circolare e riqualificazione ambientale; trasformazioni sociali, culturali ed antropologiche del lavoro e del territorio.
“Le tesi possono dare idee e spunti e contribuire alla conoscenza e visto che la politica molto spesso raccomanda di premiare il merito, questo è anche un modo per andare incontro a questa esigenza – afferma il sindaco Matteo Biffoni -. L’esito finale del corso di studi universitario è spesso il frutto di fatiche, pensieri, preoccupazioni e ricerche approfondite e alla fine è giusto non perdere questo valore e premiare i lavori che si sono distinti”. “È la seconda edizione di un premio che valorizza le attività di studio e di ricerca che vengono fatte su Prato – dichiara Enrico Banchelli, direttore del PIN – portano idee fresche e spesso con un’ottica interdisciplinare. Si tratta di spunti importanti per tutti coloro che si impegnano quotidianamente a migliorare questa città”.
Queste le schede dei vincitori della seconda edizione:
Elisa Fiaschi si è laureata in Architettura presso l’Università di Firenze con una tesi di laurea dal titolo “Tracce liquide: progettazione di infrastrutture blu nella città di Prato.” La tesi di Elisa Fiaschi analizza il territorio Prato come caso studio di un fenomeno più ampio. Analizza in particolare l’evoluzione del reticolo idrografico artificiale del territorio che, da fautore di ricchezza, si trasformò in problematica igienico-sanitaria, e potrebbe diventare oggi importante leva di riqualificazione urbana, mettendo in evidenza i benefici ambientali che ne deriverebbero con l’obiettivo di creare una città resiliente ai cambiamenti climatici.
Benedetta Baroncelli è laureata in Architettura presso l’Università di Firenze con la tesi dal titolo “La casa di maternità: ricerca e proposta progettuale per la realizzazione di una struttura per il percorso maternità a Montemurlo (PO)”. Il lavoro di tesi di Benedetta Baroncelli nasce dalla ricerca storica sui luoghi deputati alla maternità ed alle case di maternità a livello nazionale ed internazionale, con la convinzione che la nascita debba essere del tutto de-ospedalizzata, come avvenuto per secoli della storia umana. La ricerca ha permesso di individuare un’area nel comune di Montemurlo che potrebbe essere deputata alla costruzione di una casa di maternità e divenire risorsa di socialità per tutto il territorio.
Eleonora Niccoli e Simone Parigi si sono laureati, con una una tesi scritta a quattro mani, in Architecture-Built Environment-Interior, presso il Politecnico di Milano. Nella propria tesi, dal titolo “SYMBIOSIS: an experimental school for Prato, space for the community to educate tomorrow’s citizens through the coexistence of organisms of different species” Niccoli e Parigi progettano un nuovo modello scolastico che attribuisca agli spazi l’energia necessaria per ri-generare la città, diventando il fulcro aggregativo di quartiere (Quartiere San Giusto di Prato) e allo stesso tempo sia occasione per la crescita sociale. Un luogo dove poter custodire e recuperare il senso della responsabilità individuale e collettiva dei cittadini di domani.