Questa mattina il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai ha incontrato i vertici della Usl Toscana Centro, un primo spiraglio di dialogo rispetto alla modalità di comunicazione scelta da Usl la settimana scorsa per informare il primo cittadino della riforma dei servizi di emergenza territoriali. «Intanto rilevo che c’è stata un’apertura da parte della Usl che accolgo con soddisfazione, rispetto ad una prima riorganizzazione che aveva visto la Usl procedere in solitudine attraverso l’invio di una semplice Pec. – sottolinea il sindaco Calamai – In questo incontro ho avuto modo di condividere tutte le mie perplessità e preoccupazioni rispetto alla riorganizzazione dei sistemi territoriali d’emergenza ed ho trovato la disponibilità di Usl Toscana Centro ad aprire un confronto con il Comune di Montemurlo per verificare quelli che sono i risultati di tali modifiche».
La Usl, pur prendendo atto delle perplessità del sindaco Calamai, ha sottolineato che la riforma dei servizi di emergenza parte dall’analisi dei dati disponibili riguardo alla necessità dei servizi su Montemurlo, ma è disposta ad aprire un percorso di monitoraggio settimanale per verificare la corrispondenza tra i parametri, utilizzati per attuare la riforma, e il servizio reale. Dunque, per ora a Montemurlo rimane per le 12 ore diurne l’ambulanza infermieristica, mentre le restanti ore sono coperte da un’ambulanza di base, gestita dai volontari.
«Avremo modo di vedere settimanalmente quelli che sono i dati relativi al servizio di emergenza e ci siamo dati appuntamento con la direzione generale della Usl tra circa un mese per fare una riflessione più completa e approfondita su quelli sono gli effetti della riforma sul nostro sistema di emergenza territoriale.- aggiunge Calamai- Questo è un primo punto, le perplessità rimangono, anche se è stato un incontro utile per fare un quadro su quelle che sono le esigenze sui servizi di tipo socio-sanitario a Montemurlo, a partire dalla condivisione di sviluppare e dare un maggior peso a quello che è il servizio di continuità assistenziale sul territorio (la guardia medica) per le caratteristiche del Comune».
Un passo avanti, dunque, è stato fatto ma il sindaco mantiene la barra dritta e sulla salute e la sicurezza dei propri cittadini: «La riforma dei servizi di emergenza deve essere fatta in un solo modo: garantendo la velocità della risposta e la professionalità delle prestazioni. Apprezzo la disponibilità della Regione Toscana a lavorare su quelli che sono i servizi socio sanitari sul nostro Comune. Un insieme di temi che s’intrecciano e che devono andare in un’unica direzione: la salute dei nostri cittadini è la priorità e deve rimanere al centro di ogni interlocuzione, non può essere messa in discussione da nessun tipo di esigenza. Sappiamo che ci muoviamo in un quadro difficile, che vede arrivare sempre meno risorse dallo Stato centrale verso le Regioni per i sistemi sanitari, ma in questo contesto dobbiamo mettere a frutto tutte le risorse disponibili per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini»