9 Febbraio 2023

Morte Sabri, la Millefili trova un accordo sui risarcimenti con la famiglia che non si costituisce parte civile

Sabri Jaballah morì al'età di 21 anni in un incidente sul lavoro a Montale; l'udienza preliminare slitta a maggio


La società Millefili Spa e i familiari di Sabri Jaballah hanno raggiunto un accordo per il risarcimento relativo alla morte dell’apprendista operaio 21enne che due anni fa fu vittima di un incidente sul lavoro nello stabilimento di Montale della filatura. Per questo motivo i nove componenti della famiglia allargata di Sabri – i genitori, i due fratelli, gli zii e i due cugini – hanno deciso di non costituirsi parte civile nel procedimento penale.
Nelle prossime settimane l’accordo risarcitorio sarà formalizzato e necessiterà dell’autorizzazione del giudice tutelare per quanto riguarda le posizioni dei 4 minori. Stamani l’udienza preliminare è stata rinviata per il legittimo impedimento di uno degli avvocati difensori degli imputati.
Davanti al gup compariranno Gabriele Galli, Andrea Rosati, Fabio Faggi e Alessandro Reali. I reati contestati sono cooperazione in omicidio colposo e concorso nella rimozione od omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.
Nella prossima udienza, fissata a maggio, gli imputati potrebbero chiedere eventuali riti alternativi.
L’avvocato Cristiano Giovannelli, che assiste la famiglia di Sabri e che tre settimane fa aveva rivolto un appello ai legali della Millefili affinchè fosse trovata un’intesa, sottolinea l’importanza dell’accordo risarcitorio raggiunto con la società. Un accordo che in maniera graduata va incontro a tutti e 9 i componenti della famiglia. “Un risultato che pur considerando il fortissimo legame di ciascuno con Sabri, alla luce di orientamenti e vari precedenti in materia, non era scontato – commenta l’avvocato Giovannelli – e che consente loro di evitare di dover partecipare al processo come parte civile”.