La provincia di Prato è la terza in Toscana dove nel 2022 si è speso di più per l’elettricità, alle spalle di Lucca e Pistoia. 1.475 euro il costo medio annuo sostenuto dalle famiglie pratesi, rispetto alla media regionale di 1.411 euro, con rincari pari al 108% se confrontati con i costi del 2021. A dirlo l’analisi di Facile.it, che descrive l’andamento dei costi per singole province e il peso dell’aumento delle tariffe in bolletta sul portafogli dei cittadini.
Focalizzandosi sulla sola energia elettrica, al primo posto tra le province più care si posiziona come detto Lucca con un costo di 1.601 euro; seguono Pistoia (1.552 euro) e Prato. Valori invece inferiori alla media regionale per Siena, Pisa, Massa-Carrara e Firenze. Chiudono la classifica Livorno (con 1.329 euro) e Grosseto, provincia che, nel 2022, ha rilevato i consumi più bassi della regione e quindi la bolletta più “leggera” (1.274 euro).
Il dossier si sofferma poi anche sul capitolo gas: 1.361 euro la spesa annua pratese, +57% rispetto al 2021, quindi in linea con il dato toscano, pari a 1.384 euro. Al primo posto tra le province più care della Toscana si posiziona Arezzo con 1.517 euro. Seguono Lucca, Pistoia e Firenze a parimerito con 1.407 euro. Sesto posto per Prato. Chiudono la classifica Livorno (con 1.160 euro) e Grosseto, dove sono stati messi a budget per il gas 1.014 euro.
A conti fatti, le famiglie pratesi lo scorso anno hanno sborsato in media per i consumi energetici qualcosa come 2.836 euro. Il calo del prezzo della materia prima registrato a inizio 2023, però, potrebbe far ben sperare per i mesi a venire. “Con il nuovo anno abbiamo assistito a buoni segnali sia per il costo dell’energia elettrica che per il gas”, spiega Mario Rasimelli, di Facile.it. Non bisogna, però, abbassare la guardia: il consiglio è quello di continuare a monitorare i propri consumi e controllare periodicamente le offerte presenti sul mercato.