Il 25,6% degli imprenditori attivi a Prato è nato all’estero, praticamente uno ogni quattro. Il dato emerge dall’elaborazione della Fondazione Leone Moressa di Mestre, promossa dalla Cgia, riguardante l’incidenza dell’imprenditoria straniera in Italia. A livello provinciale, in termini assoluti le concentrazioni più importanti di imprenditori immigrati sono nelle grandi città: Milano, Roma, Torino e Napoli. Se invece consideriamo l’incidenza sul totale imprenditori, il picco massimo si raggiunge a Prato. Altre quattro province segnano valori al di sopra del 15%: Trieste, Imperia, Milano e Firenze.
In Italia gli imprenditori nati all’estero crescono anche nel 2022 e sono 761.255, pari al 10,1% del totale. Negli ultimi dodici anni (2010-2022) appare evidente la differenza tra nati in Italia (-10,2%) e all’estero (+39,7%).
A livello nazionale i primi due Paesi per numero di imprenditori sono Cina (77.541) e Romania (75.801), che insieme rappresentano un quinto degli imprenditori immigrati in Italia. Nell’ultimo anno le comunità con gli aumenti più significativi sono state Albania (+7,4%), Egitto (+3,9%) e Pakistan (+3,5%).
Il settore con più imprenditori nati all’estero è il Commercio, con 235 mila imprenditori (31% del totale). Seguono Servizi e Costruzioni, rispettivamente con il 24,2% e il 22,4% del totale.