118, si cambia: automedica 24 ore su 24 all’ex Misericordia e Dolce
La Postazione di Emergenza Territoriale sostituisce l'ambulanza medicalizzata. Restano i mal di pancia a Vaiano e Montemurlo dopo i tagli alla postazione medica e infermieristica
Ha preso il via oggi, lunedì 20 febbraio, la riforma del 118 nel Comune di Prato. Mentre per Vaiano e Montemurlo i tagli e le riorganizzazioni sono diventati strutturali dallo scorso 30 gennaio, non senza polemiche e dissapori, nel capoluogo di provincia debutta adesso il nuovo sistema frutto di un riassetto di ambito regionale che interessa, a cascata, anche il territorio dell’Asl Toscana Centro.In città entra quindi in campo l’automedica, detta Alfa, operativa nella postazione di emergenza territoriale, all’interno della palazzina Ovest dell’ex Misericordia e Dolce. A bordo dell’automedica è presente un equipaggio formato da un medico e un infermiere. La Pet, la Postazione di Emergenza Territoriale, sarà attiva 24 ore su 24, sostituendo l’ambulanza medicalizzata. Da sottolineare: l’automedica integrerà l’utilizzo di altri mezzi di soccorso. Alle ore 19,30 di oggi, primo giorno di attività, l’automedica Alfa ha eseguito sei interventi, di cui quattro codici rossi e due codici gialli. In tre casi è stato necessario il trasporto dei pazienti all’ospedale Santo Stefano, mentre in un caso il paziente è deceduto.
“Noi non stiamo riducendo le potenzialità di risposta: le stiamo adattando alle esigenze reali della popolazione – precisa il responsabile del programma di riorganizzazione del 118 Adriano Peris -. Secondo le proiezioni in nostro possesso, ci aspettiamo circa 1.900 interventi all’anno, di cui 2/3 interventi al giorno saranno interventi di integrazione. In sostanza, Alfa Prato andrà ad integrare gli interventi sul territorio svolti da mezzi non medicalizzati, qualora ce ne sia necessità”. Si tratterà dunque di una piccola rivoluzione: il medico, accompagnato da un infermiere, non partirà più in ambulanza per raggiungere l’emergenza segnalata dal 118 ma raggiungerà il posto in modo autonomo. L’ambulanza si occuperà comunque del trasporto della persona in ospedale. Due percorsi distinti per rendere il servizio più rapido e flessibile e consentire l’intervento del medico su più fronti.
In attesa di vedere come la teoria si applicherà alla pratica di ogni giorno, restano i mal di pancia a Vaiano e Montemurlo dopo i tagli alla postazione medica e infermieristica. Montemurlo ha a disposizione per sole 12 ore diurne (e non per 24 ore) l’ambulanza con infermiere mentre Vaiano è rimasta sprovvista sia di mezzo con infermiere che con medico a bordo: può contare solo su un mezzo h24 con personale volontario, così come Cantagallo. In questo quadro si salva solo Vernio, dove viene mantenuto il servizio medico h24 che, però, in caso di emergenza dovrà coprire tutta la Vallata.
Inutili per ora si sono rivelate le proteste dei sindaci di Vaiano, Primo Bosi, e di Montemurlo, Simone Calamai, e anche i tavoli di confronto aperti nelle scorso settimane e che hanno portato a un nulla di fatto. “La riforma del 118 è pericolosa per i cittadini”, hanno tuonato Bosi e Calamai non nascondendo la loro rabbia e il loro disappunto. L’Asl intanto prova a prendere tempo. “In settimana avremo un incontro dove presenteremo la bozza lavoro di come andremo ad operare in concreto – sottolinea ancora Peris -. Lì diremo: in questa zona, che è fatta di numero di abitanti, estensione territoriale, tempi di intervento inferiori a 8 minuti nelle aree urbane e fino a 20 nelle aree extraurbane, noi andremo a costruire il sistema. La delibera ci dice delle cose ma noi, con la direzione generale, vedremo se le aree sono sicure o se è necessario ricalibrare alcuni aspetti”.