10 maxi – cartelloni in città: l’iniziativa di Maurizio Bettazzi per dare risalto alla sua assoluzione
L'ex presidente del consiglio comunale firma il manifesto con la sigla PdM: un indizio per un nuovo partito?
Dieci cartelloni maxi-formato che recano il nome e l’immagine di Maurizio Bettazzi, ex presidente del consiglio comunale, e le scritte “Assolto”, “Dopo dieci anni”, “Il fatto non sussiste”. I manifesti sono affissi in vari luoghi di grande visibilità della città e fanno riferimento alla vicenda giudiziaria di Bettazzi, assolto una settimana fa dal Tribunale di Prato, dopo 10 anni dai fatti, dalle accuse di abuso di ufficio e induzione a dare o promettere utilità. Nei giorni successivi al verdetto, Bettazzi ha tenuto una conferenza stampa assieme ai suoi avvocati per spiegare le sue ragioni. Poi ha deciso di far conoscere la notizia della sua assoluzione, acquistando spazi pubblicitari sulla pubblica via.
“Nel 2013 – afferma Bettazzi – la notizia della mia iscrizione nel registro degli indagati e il seguito delle indagini ebbe molto clamore sulla stampa, mentre adesso dopo tutti questi anni non tutti i media hanno dato il giusto risalto all’assoluzione. Per questo, per riaccreditare la mia onorabilità e la mia immagine agli occhi di conoscenti e amici, ho deciso di utilizzare i cartelloni”. In calce al manifesto (uno degli strumenti molto utilizzati dai candidati in campagna elettorale) compare la sigla PdM, che fa pensare ad un futuro rientro in politica per Bettazzi. “Il Partito di Maurizio ha una tessera sola, la mia; per il momento nessuno vi si può iscrivere” dice Bettazzi. “Se in futuro esisterà – aggiunge – sarà rivolto a tutelare le persone che abbiano subito ingiustizie”.