5 Gennaio 2023

Tomada, Federalberghi: “Tenere ferma la tassa di soggiorno a Prato per attirare turisti da Firenze che la alzerà”

Il presidente degli albergatori pratesi traccia un bilancio delle presenze nel periodo natalizio e individua nelle manifestazioni sportive un fattore di ulteriore sviluppo per il comparto


Il 2022 anche per Prato e provincia è stato l’anno del rilancio del turismo, dopo le difficoltà del comparto nei due anni precedenti conseguenti alla pandemia. In queste festività natalizie gli albergatori pratesi hanno rilevato un andamento confortante delle presenze, in un periodo tradizionalmente non molto propizio, anche se inflazione e andamento dell’economia hanno frenato la propensione ai viaggi delle famiglie italiane. Un riflesso positivo per la ricettività a Prato, potrebbe essere rappresentato dall’aumento della tassa di soggiorno che Firenze sta mettendo a punto. La manovra di bilancio recentemente approvata dal Parlamento permette ai comuni ad altissima vocazione turistica, quale appunto è il capoluogo toscano, di aumentare da 5 fino a 10 euro la cifra massima della tassa di soggiorno che ogni turista deve pagare per ogni notte pernottata in città. Palazzo Vecchio intende sfruttare l’opportunità e ritoccare al rialzo l’imposta che per gli alberghi a 4 e 5 stelle è oggi fissata a 4,90 e a 5 euro.
Federalberghi chiede al Comune di Prato di mantenere gli attuali scaglioni – fissati fino a un massimo di 2 euro per alberghi a 4 o 5 stelle – in modo da sfruttare il vantaggio competitivo.
Per una crescita delle presenze turistiche, Federalberghi Prato – che entro l’anno dovrebbe completare il percorso di fusione con Federalberghi Firenze – oltre che sul turismo lento dei cammini, punta sulle manifestazioni sportive.

Nell’intervista sotto, le parole del presidente di Federalberghi Prato Rodolfo Tomada