“Negli ultimi anni la Tari ha inciso in modo sempre più pesante sui bilanci delle imprese che rappresentiamo, già gravate dai corposi rincari dell’energia e delle materie prime. Per questo abbiamo scritto ai Comuni delle province di Pistoia e Prato, chiedendo che riducano, o almeno mantengano invariata, la tariffa 2023”. Lo dice Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, intervenendo con un appello per contenere gli effetti della tassa sui rifiuti.
“È un’azione di sensibilizzazione – specifica – che portiamo avanti da anni e che si rende quanto mai opportuna in questo frangente storico. L’aumento generalizzato dei costi di gestione per le aziende, già reduci da un biennio di restrizioni che le aveva messe a dura prova, ha quasi azzerato i benefici di una ripresa che nel secondo semestre 2022 si è manifestata in molti dei nostri segmenti”. Per questo, conclude Spampani, “L’idea di una tariffa più alta rispetto al passato non è, semplicemente, sostenibile. Alle amministrazioni, nostre dirette e costanti interlocutrici, abbiamo chiesto di non far gravare ulteriormente il prezzo della gestione dei rifiuti sulle spalle delle aziende. Decisioni del genere, del resto, rappresentano un passaggio sostanziale in termini di tenuta complessiva del sistema”.