È stato rintracciato dai Carabinieri l’uomo che ieri mattina ha scassinato il tabernacolo della basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci e rubato una pisside d’argento contenente cinquanta ostie consacrate. Si tratta di un italiano di 47 anni, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine. I militari sono riusciti a individuarlo grazie alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza poste all’interno della basilica e lo hanno trovato presso l’abitazione di un amico a Vaiano.
Questa mattina i Carabinieri si sono recati nel monastero di San Vincenzo insieme all’uomo, reo confesso, per farlo parlare con la monache Domenicane, ancora sgomente per il furto sacrilego e la profanazione dell’Eucarestia. In una nota i Carabinieri fanno sapere che il 47enne ha espresso «parole di scusa per il grave gesto fatto e le stesse hanno avuto parole di compassione, dichiarandogli il loro perdono e spiegandogli la gravità di tale azione».
Il ladro ha detto di aver scardinato la porta del tabernacolo in cerca di soldi, ma avendo trovato invece le ostie, ha affermato di averle mangiate per fame. Secondo la sua ricostruzione, tutta da verificare, poco dopo il furto, avrebbe prima tentato di vendere l’oggetto sacro a dei ricettatori della zona, ricevendo però un netto rifiuto, poi ha deciso di liberarsi della pisside gettandola in un cestino della spazzatura davanti alla stazione di Porta al Serraglio. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno accertato che il cestino era già stato svuotato dagli operatori di Alia e la ricerca della pisside è attualmente in corso nello stabilimento per lo smaltimento dei rifiuti in via Paronese. I Carabinieri hanno fatto sapere di aver già controllato alcuni cumuli di spazzatura ma di non aver trovato l’oggetto sacro. I militari non credono che il furto sia stato compiuto allo scopo di vendere le ostie consacrate per riti satanici, anche se al momento non escludono alcuna pista.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Prato e dovrà rispondere del reato di furto aggravato.
Intanto, questa mattina alle 7,30, mons. Nedo Mannucci, già rettore della basilica di San Vincenzo, ha celebrato una messa con la comunità monastica in riparazione per la profanazione dell’Eucarestia. Anche nel pomeriggio la messa prefestiva delle 17,30 sarà celebrata dal rettore don Paolo Baldanzi secondo questa intenzione.