Da lunedì 30 gennaio a Montemurlo i servizi di emergenza territoriale avranno a disposizione per sole 12 ore diurne l’ambulanza con infermiere. La restante parte della giornata sarà coperta da un’ambulanza di base, gestita dai volontari. Una decisione che non va giù al sindaco Simone Calamai, che ha appreso la notizia da un’email arrivata ieri, giovedì 26 gennaio, senz’alcun preavviso rispetto alla riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza prospettato in precedenza, cioè con la presenza sul territorio di un’ambulanza infermieristica per 24 ore al giorno. “Questo era l’orizzonte indicato in attesa della riforma – dice Calamai -. Quanto ci è stato comunicato è inaccettabile e rimango sorpreso che una decisione così importante arrivi per email dalla direzione della Usl Toscana Centro senza alcun preavviso, quando sono ancora aperti tavoli di confronto. Si tratta di un provvedimento oltre ogni ragionevolezza. Il livello minimo accettabile di assistenza sul territorio è un’ambulanza con la presenza di un infermiere professionale, appositamente formato per gestire le situazioni di emergenza urgenza. Questo era quanto prospettati anche da una delibera Asl per la copertura dei turni in attesa della riforma” aggiunge Calamai che, oltre a rinnovare la richiesta di un tavolo di confronto con la Usl, si rivolge alla Regione: “Chiedo con forza l’intervento della Regione per individuare soluzioni che garantiscano la salute dei nostri cittadini e delle 60 mila persone che ogni giorno gravitano sul distretto montemurlese. Il mio primo dovere da sindaco è garantire la sicurezza dei miei concittadini e continuerò con forza a chiedere una soluzione”.
Situazione analoga e disagi in vista anche in la Val di Bisenzio. A Vaiano via la postazione medica che non sarà sostituita nemmeno da quella infermieristica, richiesta che era stata avanzata dai Comuni della Val di Bisenzio, quando a seguito della Riforma sanitaria Balduzzi (2012) erano già stati previsti importanti tagli nei servizi sanitari a Vaiano, come in altri comuni della provincia pratese. A Cantagallo viene inserito un mezzo di soccorso BLSD, mantenuto il servizio medico a Vernio h24 che, però, in caso di emergenza, dovrà coprire tutta la Vallata. La notizia è arrivata in maniera repentina e perentoria come un fulmine a ciel sereno e, soprattutto, anche in questo caso per mail nella giornata di ieri.
Ricapitolando la comunicazione arrivata ieri dall’Asl prospetta questo modello per il territorio della Val di Bisenzio: Le postazioni mediche saranno due, a Vernio una ambulanza medicalizzata e Prato che dal 1 marzo avrà una automedica, mentre sarà tolta da Vaiano l’ambulanza medicalizzata che era presente h12 in orario diurno. Le infermieristiche saranno solo su Prato h24 e una h12 su Montemurlo, mentre non è stata concessa al comune vaianese come era stato provato a richiedere. Le BLSD (solo volontari) saranno tre h24 e quattro h12 diurne su Prato. Vaiano e Cantagallo manterranno quindi solo un’ambulanza h24 con personale volontario BLSD.
La riforma regionale del settore non soddisfa affatto il sindaco di Vaiano che non nasconde le proprie preoccupazioni, in quanto credeva fortemente negli accordi preliminari che c’erano stati con Regione e Asl e nelle promesse di concedere al suo territorio di riferimento quantomeno un veicolo con presidio infermieristico. “La notizia ci è arrivata per mail in un documento, senza darci nemmeno la possibilità di confrontarci con Regione e Asl, quando erano settimane che chiedevamo di essere convocati per arrivare ad una soluzione intermedia e non così drastica che ci permettesse quantomeno di preservare una postazione con personale infermieristico” – sottolinea il sindaco di Vaiano Primo Bosi che prosegue: “Temiamo per l’incolumità non solo dei cittadini vaianesi, ma di tutta la Vallata in quanto su Vaiano vanno via le 12 ore di medico presenti fino a poco tempo fa e rimarranno solo ambulanze con personale volontario formato tramite corsi BLSD. Viene mantenuta la postazione medica a Vernio h24, ma in caso di urgenze anche negli altri comuni, Vaiano e Cantagallo, questo servizio dovrà coprire tutta la Vallata e non ho ben capito se, per questioni di vicinanza, lo stesso servizio medico debba intervenire nella vicina Barberino di Mugello. Questa soluzione è pericolosa non solo per il nostro comune ma per tutta la bassa valle. E’ inaccettabile che si tolgano servizi di primaria necessità, senza nemmeno comunicare la notizia faccia a faccia in un incontro dove potersi quantomeno confrontare e fare arrivare dall’alto, senza possibilità di replica, una notizia del genere” – conclude.
In linea con questa visione anche i sindaci di Cantagallo e Vernio non felici del taglio così repentino che “stigmatizza non solo il territorio di Vaiano ma tutta la Val di Bisenzio. Nonostante venga riconosciuto sul territorio la possibilità di avere questo servizio, ci schieriamo fortemente con l’Amministrazione di Vaiano dato che la cancellazione ambulanza medicalizzata a Vaiano rischia di penalizzare fortemente tutto il territorio valbisentino. Siamo soddisfatti del mantenimento del servizio medico a Vernio e dell’introduzione del servizio BLSD che prima non c’era a Cantagallo – concludono i sindaci di Cantagallo e Vernio – ma siamo consapevoli che il taglio di Vaiano si rifletterà fortemente su tutto il territorio e pertanto sosteniamo la richiesta dell’Amministrazione vaianese rivolta alla Regione e all’Asl di rivedere la proposta con il rafforzamento del servizio anche per quel territorio”.
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