21 Gennaio 2023

Gli affitti troppo alti a Prato mettono in crisi la “fascia grigia” della popolazione, la testimonianza: “Ho rischiato di dover andare in un residence”

La nostra intervista ad una cittadina che, a causa della propria precarietà lavorativa, non è riuscita a trovare autonomamente una casa in affitto a Prato per sé e per il figlio, a causa delle garanzie richieste dai proprietari. Finché non è stata aiutata dall'associazione Il Casolare


“Dopo un anno sono riuscita a vedere la luce in fondo al tunnel”. Quella luce per Giulia (nome di fantasia) è la casa in affitto in cui finalmente è riuscita ad andare ad abitare insieme al figlio grazie all’aiuto dell’associazione Caritas Il Casolare, dopo un anno di ricerche vane. La storia che la cittadina ha voluto raccontarci è quella di tanti altri a Prato, appartenenti alla cosiddetta “fascia grigia” della popolazione, messa ulteriormente in crisi dalla rincorsa dei prezzi delle bollette e dell’inflazione: coloro che – parlando del tema casa – non sono abbastanza indigenti da accedere agli alloggi popolari e, al contempo, non sono in grado di offrire le garanzie necessarie per accendere un mutuo o avere facilmente un appartamento in affitto. Il problema principale è la precarietà lavorativa che, nel caso della storia raccontata, ha coinciso con la scadenza del contratto di affitto 4+4 e con la volontà dei proprietari di vendere l’immobile. “Pur essendo precaria, ho sempre avuto entrate sufficienti per pagare l’affitto e non sono mai stata morosa. Ma in questo momento se non presenti ai proprietari di case un contratto a tempo indeterminato, non vieni nemmeno preso in considerazione”, racconta la cittadina. Dell’argomento si è parlato anche nell’ultima puntata di Parliamoci chiaro.

 

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