“Il problema alloggi sta diventando una vera e propria emergenza per alcune persone che hanno perso la casa e/o il lavoro e non riescono a pagare un affitto, o non hanno le garanzie sufficienti per prendere in locazione un appartamento. Da anni ci occupiamo del diritto alla casa dei cittadini pratesi, formulando varie proposte che riguardano sia azioni da mettere in campo da parte del Comune che da parte della Regione, governati entrambi, lo ricordiamo, dal PD”. Così il consigliere pentastellato Carmine Maioriello.
Incalza la Capogruppo Silvia La Vita: “Siamo stati inascoltati in questi anni e adesso il Comune corre ai ripari con un nuovo Regolamento innalzando a 4 anni più ulteriori altri 4 la permanenza massima nella emergenza alloggiativa, termine che prima era di 18 mesi. Peccato che 8 anni non siano più la durata di un’emergenza e che questa operazione bloccherà per forza di cose i nuovi ingressi nella emergenza alloggiativa. L’amministrazione la presenta come una scelta innovativa ma in realtà appare più come un’operazione di maquillage per mascherare il vero problema, ovvero la mancanza di case da adibire ad alloggi popolari, che si cerca quindi di tamponare rendendo strutturale l’emergenza abitativa, che invece dovrebbe essere uno strumento per aiutare nella urgenza, quindi nell’immediato, le persone. Cosa succederà a chi avrà lo sfratto esecutivo nei prossimi mesi e non ha la disponibilità di una casa? Eppure le soluzioni per rendere più semplice l’accesso alla casa ci sono: i patti territoriali per i canoni di affitto concordati sono fermi al 2003, da 20 anni. Il sindaco è intervenuto in questi anni per cercare di firmare i nuovi patti e quindi abbassare i canoni di affitto? Si è fatto carico in prima persona di trovare un accordo? La risposta è che probabilmente è troppo occupato a progettare rendering di opere milionarie che chissà quando vedranno la luce”.
Continuano i consiglieri La Vita e Maioriello: “Perché la Regione non interviene modificando la legge di cui ha competenza per permettere ai Comuni di acquisire direttamente dai privati appartamenti sfitti, che sono migliaia a Prato? Oppure di abbassare le soglie ISEE che attualmente secondo la legge regionale permette a chi ha un ISEE di 36.000 euro (quindi alto) di occupare un alloggio abitativo che dovrebbe invece servire a chi davvero ne ha bisogno?” Conclude la capogruppo La Vita: “Stucchevole ascoltare oggi in commissione il vice Sindaco e assessore Faggi e i consiglieri del PD dire che é tutta colpa del governo: un governo che certo non difendiamo e che non vogliamo ma che si é insediato da tre mesi, mentre la Regione governata dal PD in decenni cosa ha fatto per potenziare il sistema di alloggi popolari? Il sindaco nel suo ruolo di Presidente di Anci quali istanze sta portando avanti? Non è più il tempo di giochetti politici sulla pelle delle persone”.