Al via “Pitti Uomo” alla Fortezza da Basso: continua la ripresa della moda maschile italiana
L'edizione numero 103 della kermesse fiorentina si apre con numeri incoraggianti: il fatturato di settore ha superato, nel 2022, i livelli pre-Covid. Presenti in salone ben 789 brand, di cui 311 stranieri
Ripartire. E’ il filo conduttore della nuova edizione di Pitti Uomo 103, in programma fino a questo venerdì alla Fortezza da Basso di Firenze, con 789 brand in mostra, di cui 311 esteri (circa il 40%), per le anteprime autunno-inverno 2023-24. Il salone espone le intenzioni per il futuro, guardando anche agli incoraggianti dati economici: il fatturato 2022 dovrebbe archiviare l’anno a 11,3 miliardi di euro, con un +20,5%, superando quindi i livelli pre-Covid.
Previsioni che trovano riscontro nei dati Istat: da gennaio a settembre 2022 l’export di settore ha messo a segno un +26,3% portandosi a quota 6,5 miliardi di euro, mentre l’import un aumento del 47,9%, per un totale di 5,2 miliardi circa. Rispetto agli sbocchi commerciali, sia le aree dell’Unione Europea sia quelle extra-Ue si sono rivelate favorevoli per il comparto, crescendo rispettivamente del 27,7% e del 25,1%. Primo mercato la Germania, seguita da Francia, Svizzera, Stati Uniti e Cina, saldamente al quinto posto. E proprio il sostegno all’export e la valorizzazione del Made in Italy sono i due binari su cui si sta muovendo il Governo Meloni per supportare gli imprenditori nel cammino verso la ripresa.
Una manifestazione, quella di Pitti, che ritrova ossigeno anche nella riqualificazione del polo fieristico della Fortezza da Basso, i cui interventi – che procederanno per step – saranno completati entro il 2028.