Non c’è Natale a Prato senza il Musicone. Torna uno degli appuntamenti più antichi e amati del panorama musicale della nostra città, dopo l’interruzione dovuta alla pandemia.
Il giorno è giovedì 27 dicembre alle 21,15 in cattedrale e come sempre il programma della serata attingerà al repertorio dei compositori pratesi come Becherini e Borgioli, ma non mancheranno brani della tradizione natalizia, armonizzati per coro e orchestra dal maestro Paolo Fissi. L’organizzazione è curata dalla Corale San Francesco, in collaborazione con la Cappella musicale della cattedrale. La partecipazione però sarà veramente «corale», con cantori provenienti da varie realtà musicali: coro Annunciazione, Gruppo Corale Santa Maria a Colonica, coro parrocchiale di Tavola, coro Madonna dell’Ulivo, corale Quarta Eccedente, corale San Martino, corale Sacra Famiglia, coro Vox Artis, coro Interparrocchiale, coro Città di Prato e ovviamente la Corale San Francesco al gran completo. Inoltre saranno parte integrante dell’orchestra musicisti da: filarmonica Otello Benelli, concerto cittadino Edoardo Chiti, banda Giuseppe Verdi di Poggio a Caiano, scuola di musica Verdi di Prato e Camerata Strumentale.
Primo violino Daniele Iannaccone, al pianoforte Claudio Bianchi, all’organo don Marco Pratesi. I solisti di questa edizione saranno: Daniela Ciabatti e Elisabetta Ciani soprani, Tiziana Somigli contralto, Claudio Tempestini e Enrico Nenci tenori, Max Medero basso. Dirige il maestro Paolo Fissi. L’ingresso è libero e l’evento viene trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube della Corale San Francesco.
La storia. Quello che i pratesi chiamano Il Musicone, nacque per animare la messa del patrono Santo Stefano e per questo motivo prevede, nel programma, l’esecuzione di almeno tre brani tipici previsti per la liturgia della solennità: il Graduale (Sederunt) composto da Giuseppe Becherini (Prato, 1758 – 1840), l’Antifona (Stephanus) e l’Inno (Deus tuorum militum) composti da Augusto Borgioli (Prato, 1821 – 1879). Veniva realizzata in cattedrale un’impalcatura che doveva ospitare i numerosi coristi, i solisti e la grande orchestra occorrente per l’esecuzione dei brani. La gente accorreva numerosa sì, per seguire devoti la grande solennità, ma anche per ascoltare quelle musiche così piacevoli, dallo spiccato sapore operistico. I pratesi, che mettono un soprannome a tutto e a tutti, cominciarono a chiamarlo Il Musicone. Caduto nell’oblio per alcuni anni, la Corale Borgioli della Cappella musicale della cattedrale decise, negli anni ‘90, sotto la guida di don Vinicio Dolfi, di rimetterlo in piedi in forma di concerto. Da allora la tradizione continua e il Musicone è certamente uno degli eventi natalizi più amati.