Dodicenne uccisa sulle strisce, indagata la conducente dell’auto. Polemica sul semaforo pedonale spento
Venerdì scorso il sinistro mortale in cui ha perso la vita una bambina che stava attraversando la strada con la mamma. L'opposizione (Lega) attacca: "Le criticità di quel tratto erano sotto gli occhi di tutti". Il sindaco Puggelli replica: "Tasso di incidentalità basso: i numeri parlano chiaro"
E’ iscritta ufficialmente nel registro degli indagati per omicidio stradale la 70enne che venerdì pomeriggio , intorno alle 17, ha investito e ucciso una bambina di 12 anni, mentre attraversava con la mamma la strada, sulle strisce pedonali in piazza XX Settembre, nel centro di Poggio a Caiano. La donna era alla guida di una Fiat Panda Bianca, con a bordo tre bambini, e proveniva da via Soffici quando dopo la svolta a destra, in direzione Firenze, ha urtato le due donne (madre e figlia di origini cinesi), rimaste poi incastrate sotto al veicolo. Le condizioni della dodicenne sono apparse subito molto gravi: nonostante le manovre di rianimazione la piccola è deceduta mentre la mamma, trasferita al Santo Stefano, è fuori pericolo.
Alla Procura (che disporrà nei prossimi giorni l’autopsia sul corpo della bambina) spetta quindi il compito di ricostruire l’esatta dinamica del sinistro ma intanto in tutto il paese non si parla d’altro: della tragedia, per molti “annunciata”.
Anche l’opposizione – attraverso i consiglieri della Lega di Poggio a Caiano Diletta Bresci, Elena Chiti e Stefano Chiti – corre all’attacco e punta il dito contro il sistema della mobilità: “La pericolosità di quell’incrocio e di quelle strisce in prossimità della curva è nota a tutti ed è stata più volte segnalata anche dai cittadini, così come è stato segnalato il semaforo non funzionante da circa due anni. Le criticità – concludono i consiglieri – erano sotto gli occhi di tutti, ancor di più dovevano essere sotto gli occhi di chi guida il Comune”. Respinge le accuse e parla di pura strumentalizzazione il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, che si unisce al cordoglio verso la famiglia della vittima, invita tutti al rispetto per un dramma che ha distrutto una giovane vita e spiega che, numeri alla mano, il tasso di incidentalità di quel tratto era basso, quasi nullo, soprattutto se paragonato a zone potenzialmente più a rischio ed alto tasso di sinistri come la strada regionale 66, nel tratto di Poggetto, via Soffici, via Risorgimento o via Lombarda.