Aveva base operativa a Prato l’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga che è stata scoperta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Firenze e dalle indagini della Guardia di Finanza. Dodici le misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Firenze – tutte eseguite, tranne una – a carico di cittadini albanesi, magrebini e rumeni, cinque dei quali residenti a Prato, che facevano giungere nell’area metropolitana ingenti quantitativi di droga dall’estero per poi smistarla in tutta Italia, e in piccola parte anche nell’area pratese. Ingente il quantitativo di stupefacenti bloccato nel corso delle indagini: dalla fine del 2020 sono stati sottratti al mercato 30 kg di marijuana, 110 kg di hashish, 4,5 chili di cocaina, sequestrati assieme a 32.885 euro in contanti, a 3 autovetture e 32 telefoni cellulari. La droga era trasportata in auto dalla Spagna e dal Nordeuropa, nascosta in doppi fondi praticati nei veicoli per superare eventuali controlli. Otto i corrieri che erano già finiti in manette nel corso dell’indagine, a cui si aggiungono le 12 misure cautelari odierne, di cui 8 in custodie in carcere, 2 agli arresti domiciliari, oltre ad un obbligo di dimora e un obbligo di firma.
Il sodalizio criminale, al cui vertice era il gruppo di cittadini albanesi, si occupava dell’intera filiera distributiva: dall’approvvigionamento della droga, all’importazione in Italia, fino alla lavorazione e allo spaccio al minuto. Gli indagati, molti dei quali con precedenti specifici, devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente.
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