A partire da stamani, lunedì 7 novembre, è stata disposta la chiusura della piscina di via Lottini a Iolo. La decisione è stata presa come misura di contenimento dei costi per fare fronte al caro energia. La scelta è ricaduta su Iolo perché si tratta della struttura con minori attività e che prossimamente sarà interessata dai lavori per la nuova piscina olimpica, finanziata con i fondi Pnrr.
L’amministrazione comunale spiega che “sta facendo tutti gli sforzi necessari per mantenere aperto il servizio pubblico delle piscine affrontando il momento difficile che sta coinvolgendo l’intero Paese”. Sul fronte della riorganizzazione degli spazi dal Comune e dal Cgfs, gestore delle piscine comunali, specificano che “per tutte le società sportive, che sono state incontrate e informate nei giorni scorsi, gli iscritti ai corsi e al nuoto libero sono garantiti spazi nelle altre strutture”. Il Centro Giovanile ha anche dato informazione della chiusura della struttura di Iolo aggiornando gli orari delle piscine sul proprio sito internet.
La notizia ha però scatenato le immediate polemiche dell’opposizione. “E’ l’ennesimo disastro sullo sport di questa amministrazione comunale – attacca il capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno -. Noi avevamo proposto di contenere le spese per le luminarie proprio per evitare di tagliare i servizi al pubblico. E invece non solo non ci hanno ascoltato, ma adesso chiudono anche la piscina di Iolo. Inoltre mi domando: siamo sicuri che questa sia l’unica piscina che chiuderà? Il Comune faccia subito chiarezza”.
Critico anche il presidente della commissione consiliare Controllo e Garanzia, Leonardo Soldi. “La scelta di chiudere la piscina di Iolo, presa ormai da giorni, ma comunicata alla città di domenica, nel giorno in cui le testate giornalistiche locali normalmente rallentano la propria operatività rispetto ad ogni altro della settimana, odora di tentativo di ridurre sotto l’aspetto comunicativo la portata e la gravità dell’evento – scrive -. Il tentativo inoltre di giustificare questa scelta su base territoriale in relazione alla prospettiva della futura apertura di una nuova piscina olimpionica proprio in quella frazione, ricorda dal vicino il malcostume che la giunta del sindaco Biffoni ha già ampiamente dimostrato quando ad esempio rispetto all’infelice localizzazione dell’Hub vaccinale presso il Pellegrinaio nel 2021 garantiva l’apertura a breve del parcheggio di via Cavour, ancora oggi, alle soglie del 2023, non inaugurato. La commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Prato, che mi onoro di presiedere, era già al lavoro per una convocazione a stretto giro legata specificamente al tema della sostenibilità degli impianti sportivi gestiti dal Cgfs, mi impegno ad accelerare ancora di più questo confronto per far luce su quanto è stato fatto e soprattutto “non fatto” negli ultimi dieci anni di centrosinistra”.
Al coro di critiche si aggiunge il capogruppo di Prato al Centro, Mirko Lafranceschina. “Apprendo dalla stampa con immenso stupore che l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere l’impianto natatorio di Iolo per un’urgente razionalizzazione delle spese dovute all’aumento dei costi energetici – commenta -. Il 24 ottobre in commissione Sport, erano presenti l’assessore Vannucci e il direttore del Cgfs Mirko Bassi, che non hanno minimamente accennato alla probabilità di valutare la chiusura della piscina di Iolo. Adesso vorrei sapere perché non è stata menzionata la possibilità di chiusura che avviene 13 giorni dopo la commissione. Vorrei sapere come il Cgfs e l’assessorato allo sport intendono smistare i frequentatori della piscina di Iolo, con i relativi disguidi da parte dei fruitori dell’impianto”.
Infine le contestazioni del Movimento 5 Stelle, che sul tema piscine ha presentato un question time in consiglio comunale. “Che cosa è cambiato in soli 10 giorni, dalla commissione comunale alla scelta di chiudere la piscina di Iolo? – si domanda la capogruppo Silvia La Vita -. Perché in commissione mi è stato risposto che potevamo stare al momento tranquilli salvo poi soli dieci giorni dopo comunicare la chiusura di una piscina a causa del caro bollette? Esistono altre verità e motivazioni che ci sono tenute nascoste oppure negli uffici c’è totale incompetenza e improvvisazione? E cosa succederà nei prossimi mesi a scuole, palestre, uffici pubblici, in virtù di tali aumenti? Qual è il piano di emergenza messo a punto dall’amministrazione?”.