É stato ammesso il rito abbreviato nel processo a carico di Stefano Marrucci e Andrea Costa, imputati per l’omicidio di Gianni Avvisato, ucciso sulla soglia di casa a Comeana il 24 novembre 2021 con un colpo di pistola esploso da distanza ravvicinata dal Marrucci, pluripregiudcato che in quel periodo era soggetto agli arresti domiciliari.
Il giudice per le udienze preliminari ha rinviato l’udienza per conferire l’incarico ad un professionista affinchè svolga una perizia psichiatrica nei confronti dello stesso Marrucci (nella foto), a fronte di due perizie di parte, prodotte dalla difesa e dalla stessa Procura, che hanno riscontrato entrambe una sofferenza e una situazione psicofisica alterata, ma che offrono valutazioni diverse su quanto ciò abbia inciso nell’accaduto.
Il rito abbreviato è stato chiesto da entrambi gli imputati e concesso dal giudice; non è infatti applicabile la legge 33 del 2019 che ha escluso il giudizio abbreviato per i delitti puniti con l’ergastolo. Nel caso dell’omicidio volontario, la pena dell’ergastolo scatta in presenza di alcune aggravanti, fra cui quella dei futili motivi, che non è mai stata contestata dalla Procura nel caso in questione.
Entrambi gli imputati sono tuttora sottoposti a custodia cautelare in carcere. Non ha mai parlato finora agli investigatori Stefano Marrucci, che fu arrestato dopo 11 giorni di latitanza con un blitz in un affittacamere fiorentino condotto dai reparti speciali dei carabinieri, che lo sorpresero nel sonno e gli sequestrarono una pistola sul comodino, ritenuta l’arma utilizzata nel delitto.
Andrea Costa, arrestato dai carabinieri poche ore dopo i fatti, ha invece collaborato con gli inquirenti sostenendo di aver guidato l’auto su cui viaggiava Marrucci la sera dell’omicidio, senza sapere le intenzioni dell’amico e senza sapere che fosse armato.
Ancora poco chiare le dinamiche del movente, che potrebbe essere legato ad una lite sui social che Gianni Avvisato avrebbe avuto con il presunto omicida, ma molti aspetti della vicenda rimangono da chiarire anche per il lungo curriculum criminale del principale accusato.
Tra gli episodi ce n’è uno risalente a 10 anni fa: Marrucci venne all’epoca indagato per una rapina ad una filiale delle Poste italiane che sarebbe stata compiuta assieme al padre di Gianni Avvisato. Avvisato senior, in quell’occasione, fu arrestato con l’accusa di averlo accompagnato, ma in seguito entrambi furono prosciolti.