La Regione assume 60 medici per i pronto soccorso, ma ne sarebbero serviti almeno 130, vista la carenza negli ospedali toscani di specialisti dell’emergenza-urgenza. Una situazione di criticità che riguarda anche il pronto soccorso dell’ospedale di Prato, dove i medici in servizio sono 29, ma uno è dimissionario e 9 posizioni restano scoperte. Qualche unità potrebbe aggiungersi grazie alla conclusione di questo concorso, bandito dalla Regione la scorsa estate. I sessanta medici in graduatoria che hanno superato le prove – 9 specializzati e 51 specializzandi – saranno tutti assunti.
“Purtroppo – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – il fabbisogno era superiore: sarebbero serviti oltre 130 professionisti. Noi facciamo il possibile, ma non ci sono abbastanza medici da assumere”.
Anche per questo la Regione sta battendo in parallelo altre strade per ridurre i carichi dei pronto soccorsi, come gli Ama, le aree mediche di ammissione sperimentate in più aziende o il rafforzamento, in prospettiva, della sanità territoriale.
I medici con specializzazione entreranno in servizio entro la prima metà di dicembre ed ugualmente gli specializzandi che accetteranno in prima battuta la collocazione proposta. L’assegnazione cercherà di tenere conto del fabbisogno delle singole aziende e dell’opzione di sede di lavoro indicata dal medico. L’intenzione della Regione è quella di non sprecare nessuna risorsa.