Sono soltanto 10 le aziende controllate quest’anno dal “Gruppo di lavoro per la legalità nelle attività produttive”. Si tratta del gruppo, costituito nel giugno 2021 in Prefettura, che prosegue l’esperienza dei blitz interforze nelle attività produttive portate avanti a Prato da 15 anni per aggredire le sfaccettate irregolarità riscontrate nelle aziende a conduzione cinese.
Del gruppo – come rimarca la Prefettura – fanno parte ITL, INPS, INAIL, ASL, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, NIL, Polizia Municipale, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, ARPAT “al fine di contrastare le varie forme di illegalità, con particolare riferimento allo sfruttamento dei lavoratori, al mancato rispetto della normativa in materia di prevenzione incendi, di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, delle norme fiscali ed urbanistiche ed in materia di immigrazione clandestina”.
Le aziende controllate dal Gruppo nel mese di novembre sono state soltanto 2 e in una di esse la polizia municipale di Prato ha riscontrato la non agibilità dei locali, ponendo sotto sequestro 27 macchinari e sanzionando con una multa da 3.100 euro il titolare della confezione.
Lo scorso anno, in poco più di sei mesi, furono verificate 35 aziende nel corso di 16 operazioni del gruppo interforze.
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