30 Novembre 2022

Eduscopio: Marconi e Copernico le scuole che preparano meglio al mondo del lavoro e all’università

Gli studenti che escono dal liceo classico Cicognini di via Baldanzi ottengono la media più alta negli esami universitari


Gli studenti universitari più preparati escono dal liceo classico Cicognini, mentre l’istituto Marconi è quello che offre più possibilità di trovare un lavoro. E’ la fotografia scattata dal report scattato per quest’anno scolastico da Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli che valuta gli esiti successivi della formazione secondaria (quindi i risultati universitari nel caso dei licei e quelli lavorativi dei diplomati tecnici e professionali), per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono. Per quanto riguarda i licei, lo studio svolge un primo confronto tra le scuole superiori di Prato basandosi sull’indice FGA, che mette insieme la media dei voti degli esami universitari e la percentuale di esami superati dai diplomati. Sotto questo punto di vista è il liceo scientifico Copernico a primeggiare tra tutti i licei pratesi, con un indice pari a 76.72: è ancora il Copernico, secondo Eduscopio, che può vantare la percentuale più alta di studenti che dopo il diploma si immatricolano e superano il primo anno di università, 89% contro l’87% del Cicognini. Il classico di via Baldanzi, però, come detto, è il liceo che sforna gli studenti che andranno poi a superare gli esami universitari con la media più alta, pari a 27,13. Al secondo posto dopo il Cicognini c’è uno scientifico, ma non il Copernico: in questo caso gli studenti con i voti più alti all’università escono dal Conservatorio San Niccolò. Il voto medio più alto alla maturità viene preso dagli studenti del Convitto Cicognini. Maglie nere del Liceo Livi, che ha la percentuale più bassa di studenti che all’università superano il primo anno (61%), e del Rodari, con la media dei voti più bassa all’università. Tra gli istituti tecnici e professionali, il Marconi può vantare l’indice di occupazione più alto e la percentuale più alta di diplomati con una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito. Per quanto riguarda il primo dato, il 78% dei diplomati al Marconi ha lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dalla maturità e il 69% ha trovato un lavoro che permette di mettere a frutto i propri studi, contro il 56% del Datini, il 39% del Dagomari, il 34% del Gramsci-Keynes, il 33% del Buzzi. La scuola di viale della Repubblica tallona però il Marconi sul versante dell’indice di occupazione e dei giorni di attesa per arrivare al primo contratto di lavoro significativo (124 giorni).