7 Ottobre 2022

Il segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra al nuovo Governo: «Prima della legge di stabilità faccia un decreto per sostenere famiglie e imprese»

Il Segretario nazionale è intervenuto al teatro Borsi invitato dall'associazione politica Punto di Incontro. Sbarra ha ribadito la contrarietà del sindacato al salario minino fissato per legge


Nessuna preclusione al nuovo Governo di destra perché «gli alberi si giudicano dai frutti». Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra dice di aver apprezzato l’apertura della presidente del Consiglio in pectore Giorgia Meloni «ad aprire momenti di confronto e dialogo sociale con i corpi intermedi». Sbarra è stato intervistato da Tv Prato a margine dell’incontro che ha tenuto al teatro Borsi su invito dell’associazione politica Punto di Incontro.

Intervistato dal giornalista Giorgio Bernardini, il Segretario ha ribadito l’importanza di governare subito la situazione di emergenza economica legata all’aumento dei prezzi dell’energia. «Occorre sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, delle famiglie e aiutare le imprese a evitare chiusure», ha detto Sbarra, che ha poi invitato il nuovo esecutivo a farlo prima di pensare alla legge di stabilità attraverso un decreto. «È un provvedimento urgente perché secondo i nostri studi sono a rischio un milione di posti di lavoro», ha affermato.

Sullo stato di salute del mercato del lavoro, Sbarra ha detto che oggi c’è «una eccessiva polarizzazione», con due soli estremi: alte qualifiche e basse qualifiche. La proposta è quella di fare «un potente investimento sulle politiche attive, sulla formazione e sulla crescita delle competenze. Dobbiamo costruire un nuovo statuto della persona nel mercato del lavoro che garantisca protezioni e tutele universali, indipendentemente dalla tipologia contrattuale». Mentre per avvicinare domanda e offerta la soluzione è quella di raccordare i centri per l’impiego alle agenzie del lavoro private attraverso una rete informatica nazionale «e sul territorio – ha aggiunto – mettere in connessione centri pubblici e privati con la scuola e il sistema imprese».

Sbarra è intervenuto anche sul tema dell’introduzione del salario minimo fissato per legge e ha ribadito la contrarietà della Cisl. «Un salario minimo legale non garantirebbe le tutele contrattuali previste, molte aziende potrebbero schiacciare al ribasso le retribuzioni di milioni di lavoratori», ha detto il Segretario. Infine una proposta al prossimo Governo: «Serve una legge sulla partecipazione per attuare pienamente l’articolo 46 della Costituzione. Non è possibile che gli utili passino sopra la nostra testa e siano a godimento di pochi e invece gli errori commessi da pochi siano poi causa di cassa integrazione, licenziamenti e esuberi. Questa è la legge da fare, non quella sul salario minimo o sulla rappresentanza sindacale», ha concluso Sbarra.

Il prossimo appuntamento promosso dall’associazione Punto di Incontro è in programma mercoledì 26 ottobre. Ospite sarà Marco Follini, invitato a presentare il suo ultimo libro «Via Savoia», dedicato a Aldo Moro.