11 Ottobre 2022

“Beato beato chi ha un tetto in Prato”: il gioco in scatola che celebra la nostra città

Fra un tiro di dadi e l’altro, le carte "Bona Ugo!" e "Pena po’o" presenteranno situazioni tipiche per chiunque abiti Prato e dintorni


L’ultima novità per i giochi da tavolo di contrattazione e investimento è “Beato beato chi ha… un tetto in Prato”, in cui ogni pratese potrà ritrovare luoghi ed eventi tipici della propria provincia. Il gioco si propone di raccontare Prato e dintorni in modo ironico: partendo da piazza San Marco, lungo il tabellone sarà possibile toccare i luoghi del centro storico, fra cui il Castello dell’Imperatore, palazzo Pretorio, ma anche le frazioni come ad esempio Tavola con le sue Cascine medicee.

«Prato è una città grande e molto varia» dice Federico Calciolari, autore del gioco, «in cui ciascun quartiere ha una forte identità e che nella sua storia antica e recente ha un punto d’orgoglio. È una città fatta di arte e cultura, ma anche di sport e di industria. La cosa più divertente è stata cercare di far stare nel gioco quanta più Prato possibile: dai sottopassi con sopra la rotonda alle sagre di quartiere, dai personaggi che hanno dato lustro alla città ai modi di dire più celebri».

Fra un tiro di dadi e l’altro, le carte Bona Ugo! e Pena po’o presenteranno situazioni tipiche del quotidiano per chiunque abiti Prato e dintorni. Tipiche sì, ma non un cliché.

«Insieme a Maurizio Toccafondi, l’illustratore» spiega Federico, «abbiamo deciso di non concentrarci troppo sugli stereotipi: certo, ci sono alcuni accenni alle imprese tessili e ai cantucci, e ci sono anche i principali monumenti del centro, ma c’è anche tanto altro! Abbiamo cercato di dare spazio a quasi tutti i quartieri e di produrre un gioco che raccontasse davvero tutta la città.»

Oltre a celebrare il pratese, l’obiettivo del gioco è infatti quello di rendere ancora più prospera la provincia, investendo in edifici e attività: i partecipanti dovranno mettere in mostra la loro abilità imprenditoriale e di contrattazione per vincere accumulando più lilleri possibili e diventare così la persona più ricca di Prato.

«Spero che ogni pratese possa trovarci un tributo (anche autoironico) a tutto ciò che rende la città così affascinante per chi la vive» si augura Federico, «e che anche non pratesi giocandoci possano scoprire la città e le tante curiosità ad essa legate.»

Il gioco è disponibile sul sito www.demoela.com e nei punti vendita del territorio. Demoela è una società cooperativa italiana con sede a Genova. Fondata nel 2016 nell’ambito del progetto Coop Startup Liguria, nasce da un’idea di tre amici. La casa editrice si occupa di ideare, sviluppare, produrre e distribuire giochi in scatola, ma anche di promuovere messaggi positivi attraverso il gioco e di scoprire nuovi talenti, credendo nelle idee innovative, nell’immaginazione e nella creatività.

Federico Calciolari, classe 1995, nasce a Barga (LU) e vive nei dintorni di Prato, tra Montemurlo e Montale, per poi trasferirsi prima a Milano, poi a Parigi, Francoforte e Roma per gli studi universitari e per lavoro. Laureato in Economia, si è occupato dell’economia industriale e della governance del distretto tessile pratese, mentre ora è consulente d’impresa nel settore delle life sciences. Esperto di comunicazione politica, ha lavorato per un periodo alla Camera dei Deputati. È molto appassionato di giochi da tavolo, e con Demoela ha già curato la pubblicazione di GNAMO!, il war-game ambientato in Toscana nel quale fazioni di cinghiali si sfidano per controllare il territorio toscano.

Maurizio Toccafondi è pratese ma nato a Pisa, classe 1982. È da sempre appassionato di disegno, fumetti e giochi di ogni genere. Freelance dal 2007, si laurea a Firenze in Disegno industriale nel 2014 e in Design nel 2017. Attivo nell’associazionismo, fonda l’associazione culturale Colored Noise assieme a colleghi del settore e nel 2013 organizza il Prato Comics + Play e fonda l’associazione culturale Più Prato, la quale si occuperà anche di formazione e divulgazione a tema fumetto e gioco. Dal 2018 è partner di Elettra Deganello in DuePunti:[creative]studio, con la quale si occupa di comunicazione visiva e servizi alle imprese, storytelling e visualizzazione architettonica.

Commenti
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