Il dibattito pubblico che dovrebbe raccogliere i pareri di cittadini, comuni e categorie economiche sul nuovo progetto di ampliamento della pista di Peretola avrà un Coordinatore. Si tratta delle principali novità che riguardano l’iter – di fatto già partito – che porterà Toscana Aeroporti a presentare un nuovo masterplan per lo scalo fiorentino, dopo la bocciatura di quello precedente, da parte del Consiglio di Stato, nel 2020. Il dibattito pubblico, introdotto in Italia dal decreto legislativo 50 del 2016, consente una forma di democrazia diretta in occasione della realizzazione di grandi opere e, ha sempre assicurato il governatore Eugenio Giani, “renderà più partecipativa e trasparente la scelta della valorizzazione di Peretola attraverso la nuova pista”. La legge prevede che la Stazione Appaltante, in questo caso Toscana Aeroporti, provveda a elaborare il Dossier di progetto, documento scritto in maniera chiara e incomprensibile, non tecnica, che riprende gli argomenti del Progetto di Fattibilità tecnico-economica come base di presentazione della discussione coi cittadini. Sempre la stazione appaltante deve individuare poi un coordinatore, una figura neutrale di parte terza che ha il compito di progettare il percorso di svolgimento del dibattito, pubblicando il Dossier di progetto e il calendario degli incontri. Il bando indetto da Toscana Aeroporti per l’individuazione del Coordinatore si è appena chiuso e il nome scelto sarà reso noto a giorni. Solo a quel punto ci sarà anche una data di inizio del Dibattito pubblico. L’imminenza dell’appuntamento del confronto con le comunità coinvolte dal progetto di ampliamento di Peretola non è sfuggito all’associazione Vas, che riunisce i cittadini contrari all’infrastruttura e che mal digerisce che inizi un dibattito pubblico senza che ci sia un nuovo Masterplan, richiesto con accesso agli atti alla Regione e da questa negato nella sua esistenza: “La collettività, che è fatta di gente informata, e che comunque se non lo è ha premura di diventarla si aspetta documenti approfonditi e non semplici scartafacci per pubblicità progresso”, ha detto l’associazione in una lettera rivolta ai sindaci, ai presidenti dei consigli comunali e ai consiglieri di Prato, Sesto Fiorentino, Poggio a Caiano, Carmignano, Campi Bisenzio e Calenzano. Sembra essersi aperto un nuovo capitolo nella questione “aeroporto di Peretola” e nel burrascoso rapporto, fatto fin qui di carte bollate, tra Toscana Aeroporti e i cittadini sulle cui teste potrebbero volare gli aerei: in ogni caso la legge prevede che le risultanze del Dibattito Pubblico hanno valore consultivo, ma non sono vincolanti per la Stazione Appaltante, ovvero la stessa Toscana Aeroporti.