Illegalità e sommerso attanagliano ancora il distretto tessile pratese. A dirlo è la candidata del collegio uninominale del centrodestra, la deputata uscente di Forza Italia Erica Mazzetti, che ha messo a punto uno speciale pacchetto di proposte da portare all’attenzione del Parlamento. Mazzetti si è avvalsa della collaborazione di Aldo Milone, responsabile regionale Sicurezza per Forza Italia nonché ex assessore della giunta Cenni, e Matilde Tasselli, coordinatrice forzista a Scandicci, pratese, e proveniente da una famiglia di imprenditori tessili. E la riflessione di Mazzetti è partita proprio da un parallelismo tra il distretto della moda di Scandicci e quello di Prato, entrambe sedi di una nutrita comunità di imprenditori cinesi: “Questo parallelismo è importante perché serve a vedere come, benché le due città abbiano amministrazioni, ahimè!, della stessa tipologia così come in Toscana, più controlli vadano ad arginare certe situazioni. E quei controlli a Scandicci si fanno. Qui a Prato, come denunciamo da tempo, l’amministrazione comunale e regionale non ha puntato sull’educazione e formazione dei popoli che vengono dall’estero e ora dobbiamo dare delle soluzioni”.
Tra le soluzioni proposte dalla candidata ci sono la flat tax come incentivo alla regolarizzazione del sommerso, un incremento dei controlli incrociati sulle aziende e un incremento della presenza di forze dell’ordine, che passi dall’istituzione a Prato di almeno due commissariati di polizia, un’altra caserma dei Carabinieri e una dogana nei macrolotti. “Noi diciamo sì anche alla proposta fatta propria da Fratelli d’Italia, ma già avanzata anni fa da Aldo Milone, del deposito cauzionale per gli imprenditori extra Ue che vogliono avviare un’attività in Italia. E secondo me questo deposito deve essere superiore ai 30mila euero”, aggiunge Mazzetti.