Fabrizio Moretti e l’arte senza confini tra videogame e metaverso
L'intervista al segretario generale della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze, uno dei testimoni dell'Ostensione di stasera
“L’estro, la voglia di trovare una soluzione e di lavorare, l’attaccamento alla materialità, una giusta materialità”. Sono alcuni dei tratti distintivi del Dna pratese secondo il noto mercante d’arte pratese Fabrizio Moretti, tra i più affermati a livello mondiale, dal 2014 segretario generale della Biennale internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Ai microfoni di Tv Prato, nel corso della lunga diretta dedicata all’8 Settembre, Moretti, che stasera sarà uno dei tre testimoni dell’Ostensione della Sacra Cintola, ha raccontato i suoi ricordi d’infanzia legati al corteggio storico e ha parlato delle novità della prossima edizione della Biennale, dove è stato approntato anche un videogame per avvicinare i giovani all’arte. Arte che per Moretti non conosce confini: anche per questo – ha anticipato – sta per aprire una galleria sul Metaverso.
Di seguito un estratto dell’intervista di Giulia Ghizzani a Fabrizio Moretti