Sull’onda nazionale anche a Prato Fratelli d’Italia è il partito più votato. I due candidati del centrodestra all’uninominale per Camera e Senato Erica Mazzetti (Forza Italia) e Patrizio La Pietra (Fratelli d’Italia) vincono e vanno diretti in Parlamento, mentre al plurinominale sembra scontata l’elezione di Chiara La Porta (Fratelli d’Italia), che con i suoi 31 anni sarà la più giovane parlamentare pratese di sempre. E’ quello che hanno espresso le urne delle elezioni politiche. Partendo dai risultati del collegio che includeva anche la nostra provincia, all’uninominale per la Camera Erica Mazzetti – candidata del centrodestra – ha battuto Tommaso Nannicini, raggranellando circa 15mila voti in più del proprio avversario, attestandosi al 40%. Per la candidata espressione del territorio sono 95.514 le preferenze raccolte. Chiara Bartalini del Movimento 5 stelle è arrivata al 10% per effetto delle oltre 25mila preferenze ottenute. Edoardo Fanucci di Azione-Italia Viva, anche se per poco, non riesce a toccare la quota del 10%.
Anche al Senato l’affermazione del centrodestra è netta, premiando nel collegio uninominale Patrizio La Pietra, che fa il bis dopo l’affermazione del 2018. La Pietra ottiene oltre 200mila voti (219.613 per la precisione, il 44% del totale), lasciando a 75mila voti di distanza Anna Graziani del centrodestra. Manuela Bellandi (Movimento 5 stelle) arriva all’11%, Barbara Masini (Azione-Italia Viva sfiora il 9%).
Venendo al voto nella sola provincia di Prato è altrettanto netta l’affermazione di Mazzetti (che arriva a 49.940 voti), contro i quasi 39mila di Tommaso Nannicini del centrosinistra. Come detto Fratelli d’Italia è il partito più votato, sopravanzando il Pd di circa 3mila preferenze . Il Movimento 5 stelle fa leggermente meglio di Azione-Italia Viva, entrambi superano il 10% . Paga pesantemente dazio la Lega, che si ferma al 6%. Anche riferendo il dato al solo comune di Prato Fratelli d’Italia è il partito più votato.
RISULTATI FINALI CAMERA
RISULTATI FINALI SENATO
Facendo un raffronto con le elezioni politiche del 2018 (Camera e Senato) balza all’occhio l’escalation del partito della Meloni, che in 4 anni e mezzo ha guadagnato 27mila preferenze, passando dal 4,7% al 23,8%. Fa da contraltare la caduta del Pd, che in questo lasso di tempo ha lasciato per strada 10mila voti. Ancora peggiore il dato della Lega, che rispetto al 2018 ha perso più di 15mila voti. Circa 20mila le preferenze in meno per il Movimento 5 stelle.
