Le paillettes, i lustrini, il boa rosso e nero, i giochi di luce e quelle movenze che sono ormai il suo marchio di fabbrica. Signore e signori, ecco Achille Lauro al festival del “Settembre”: un turbine di adrenalina e romanticismo, irriverenza e delicatezza, in quella costante contraddizione che lo caratterizza e che lo rende ormai riconoscibile al grande pubblico. Lauro approda a Prato per la sua 21esima tappa in giro per l’Italia con il Tour “Achille Lauro Superstar”. Un progetto live in cui canta tutto il suo repertorio: dagli esordi giovanili ai successi di Sanremo e dell’Eurovision Song Contest. In scaletta oltre 30 brani in cui si alternano pop, rock, swing, samba. I costumi sono eccentrici, vistosi, provocatori perché sul palco Achille Lauro è un performer a tutto tondo e il pubblico – che lo aspettava da due anni a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia – non si risparmia. Il risultato è uno show camaleontico, ricco di effetti speciali ma anche intimo nei momenti in cui il cantautore romano parla con i fan come quando ci si confessa ad alcuni vecchi amici. Il finale, condito dal pezzo “C’est la vie” è solo un “arrivederci”.
La musica in piazza Duomo prosegue domani sera con il concerto tradizionale, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, della Camerata Strumentale Città di Prato. L’orchestra cittadina suonerà dedicando la serata e la programmazione all’Ucraina, stretta nella morsa violenta della guerra. “Settembre in diretta” ci sarà ma sarà anche alla Cgil per parlare con Anpi, Arci e Cgil del cartellone di iniziative “Aspettando il 6 Settembre”: un programma denso di appuntamenti in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione di Prato. Appuntamento sempre dopo il tg, alle 21.
Qui le foto della serata a cura di Alessandro Fioretti.