8 Agosto 2022

Elezioni, tutti i nomi in corsa per il Parlamento. Targetti si dimette da coordinatore di Più Europa

Nel centrosinistra candidature in alto mare. Nel centrodestra sperano Silli, Mazzetti, La Pietra e Donzelli


E’ una situazione in continua evoluzione quella delle candidature alla Camera e al Senato nei collegi uninominali e in quelli del proporzionale che riguardano la provincia di Prato. La situazione più complicata riguarda il centrosinistra, i cui accordi a livello nazionale sono ancora in bilico. La rottura fra Azione e il Pd ha fatto saltare la possibile candidatura alla camera di Barbara Masini, senatrice uscente pistoiese, ex Forza Italia, adesso in Azione. Sembrava uno dei candidati più papabili a Prato, ma adesso esce di scena dopo la rottura fra Calenda e Letta e al massimo potrà correre nelle fila di Azione.

Nel Pd i nomi papabili restano sempre gli stessi: gli assessori Squittieri e Barberis, il capogruppo Sapia e i membri della segreteria Martini e Bolognesi. Solo Squittieri ha qualche possibilità di finire in lista, per gli altri è durissima. Da capire se l’assessore all’innovazione supererà la concorrenza all’uninominale alla Camera di esponenti nazionali e della senatrice uscente Caterina Bini o se verrà inserita nel proporzionale. A proposito di coalizione di centrosinistra, c’è lo strappo fra Jonathan Targetti e Più Europa. Il coordinatore provinciale del partito si è dimesso dal proprio incarico dopo la conferma dell’accordo nazionale col Pd, mentre Targetti auspicava un patto con Calenda per formare il terzo polo centrista.

Nel centrodestra la situazione è più lineare. Il seggio al Senato di Prato, Pistoia, Versilia, Massa e Carrara dovrebbe toccare a Mallegni di Forza Italia, quello alla Camera che comprende Prato, Pistoia e Mugello potrebbe andare alla Lega. In questo caso in pole ci sarebbero i pistoiesi Carrara e Vescovi. Per i pratesi, Silli aspetta le risultanze dell’accordo fra il leader Toti e il centrodestra, Mazzetti potrebbe essere blindata da Forza Italia, mentre La Pietra e Donzelli dovrebbero finire nel listino bloccato di Fratelli d’Italia sicuri di una elezione bis.