31 Agosto 2022

Caro energia, bollette triplicate: la voce dei commercianti pratesi

Confcommercio chiede interventi nazionali: "Occorrono misure vitali come i ristori e i crediti d’imposta per evitare le chiusure"


Il caro energia si fa ogni giorno più insostenibile anche a Prato, come in ogni altra città d’Italia. Rispetto al mese di luglio 2021 negozi, bar, ristoranti e alberghi hanno visto una bolletta triplicata. Serve al più presto il tetto richiesto a livello europeo”. Lo ribadisce Gianluca Spampani, Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, all’indomani dell’iniziativa di protesta “Bollette in vetrina”, lanciata a livello nazionale da Confcommercio in collaborazione con Federdistribuzione, ANCD-Conad e ANCC-Coop, coordinata sul territorio da Confcommercio Toscana.

Le testimonianze che affiorano dal pratese non lasciano adito a interpretazioni: le tariffe sono  triplicate. Prendendo in considerazione il mese di luglio, il raffronto tra il 2021 e il 2022 è impietoso. Come nel caso del locale “To Wine”, che un anno fa pagava 2200 euro e oggi si ritrova con una bolletta di 6100 euro. Non va molto meglio ad “Antichi Sapori”: qui la bolletta è passata da 1872,20 euro ai 5334,85 euro di quest’anno. Discorso analogo per il “Saloon” di Montemurlo: 4777,50 contro i 1255,75 di un anno fa.

“Spegnere le luci per un quarto d’ora nelle proprie attività ed esporre le bollette in vetrina – prosegue Gianluca Spampani – rappresentano atti di denuncia simbolica, per richiamare ancora una volta l’attenzione su quello che sta succedendo. La Confederazione, a livello nazionale, sta facendo un pressing quotidiano con le istituzioni preposte rispetto a misure vitali come i ristori e i crediti d’imposta, ma l’emergenza può essere tamponata soltanto con un accordo in tempi brevi a livello europeo”. Una difficoltà ormai strutturale che, secondo Spampani, offre ulteriori spunti di riflessione: “Le misure richieste, se attuate, serviranno per contenere un problema che deve essere risolto alla base. Questa crisi energetica deve indurre a pensare ad altre dinamiche di approvvigionamento, capaci di posizionarci in modo più solido rispetto a impennate dei costi e speculazioni di sorta. Ma è anche l’occasione per molti imprenditori – conclude – per immaginare correttivi nella gestione dell’azienda che tengano conto di ciclicità negative ormai ricorrenti, dalla pandemia alla siccità, fino ad arrivare alle questioni di oggi”.

Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, fotografa così la situazione: “I costi delle bollette che esplodono mettono a serio rischio i bilanci delle aziende. A Pistoia non tutte le nostre associate si trovano in una fase di difficoltà, grazie ad accordi di fornitura che pongono almeno temporaneamente al riparo dai rialzi. Chi non rientra in queste dinamiche tuttavia sta soffrendo oltremodo e, di fronte a prezzi triplicati o quadruplicati, l’alternativa rischia di essere quella della chiusura. Ecco perché condividiamo con convinzione le iniziative di sensibilizzazione adottate dalla Confederazione a livello nazionale: il momento di intervenire è adesso”.