Dopo il crollo legato al Covid prosegue la ripresa per la produzione di tessuti del distretto di Prato: secondo i dati del Centro studi di Confindustria Toscana Nord il primo trimestre 2022 ha chiuso con un +12,4% rispetto allo stesso periodo del 2021 mentre l’export segna +40% sullo stesso periodo (dati Istat).
I produttori di tessuti pratesi ad oggi sono 215: il 60% fabbrica tessuti trama-ordito (drapperia, tessuti moda per abbigliamento), il restante 40% tessili diversi e tessuti speciali. Il valore delle esportazioni è di 1,145 miliardi, il fatturato 2021 è intorno 1,7 miliardi: il settore occupa in modo diretto 3700 addetti.
Questi i dati diffusi in vista delle fiere Premiére Vision (al via il 5 luglio) e Milano Unica (dal il 12 luglio) che vedranno rispettivamente la partecipazione di 60 e 64 aziende pratesi. “Quello che stiamo vivendo è un momento eccezionale da più punti di vista – ha commentato Maurizio Sarti, coordinatore del gruppo produttori di tessuti della sezione sistema moda di Confindustria Toscana Nord, oltre che presidente della stessa sezione -. Il rimbalzo della domanda dopo lo stop imposto dalla pandemia è alimentato anche da fattori quali una rinnovata attenzione da parte del mondo dell’abbigliamento per catene di fornitura di prossimità: un fenomeno, questo, in cui anche la destabilizzazione provocata dalla guerra in corso gioca un suo ruolo. Ma non è solo questione di vicinanza territoriale: è in atto una riscoperta del tessile più qualificato sia dal lato dello stile che sotto il profilo della sostenibilità”.
Secondo Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade “le fiere continuano a rimanere un momento cruciale per presentarsi ai nostri interlocutori commerciali”