Il consiglio della Provincia di Prato nel corso dell’ultima seduta ha portato in discussione e ha deliberato l’applicazione nell’esercizio 2022 di una quota d’avanzo di amministrazione che ammonta ad oltre 4 milioni di euro.
Una variazione che si è resa necessaria per far fronte al considerevole incremento dei prezzi degli appalti e della spesa corrente che stanno gravando sulle casse dell’ente.
“L’aumento del costo della materia prima e dei cantieri ci prospettano mesi difficili e incerti”, ha commentato il presidente della Provincia di Prato che non nasconde la propria preoccupazione di fronte all’incertezza del periodo, acuita dalla crisi del Governo e dallo scioglimento delle Camere, e che è andato ad aggiungersi alle criticità causate dai rincari generalizzati che non risparmiano i cantieri per le opere pubbliche e le infrastrutture, soprattutto per quanto riguarda il costo delle materie prime e dell’energia.
Proprio per far fronte a tre importanti appalti, quelli che la Provincia realizzerà grazie a 11 milioni di euro di fondi del Pnrr (il nuovo Copernico, l’ampliamento del Marconcino all’interno del polo di San Paolo e l’adeguamento sismico del Dagomari), è stato deliberato l’avanzo di 4.092.000 euro che l’ente utilizzerà anche per fronteggiare l’incremento dei costi dell’ utenza.
“I rincari sulle bollette pesano sui bilanci delle famiglie come sui bilanci degli enti locali – ha aggiunto il presidente della Provincia -. Per fare un esempio concreto: le bollette delle luce sono aumentate del 200%. Fortunatamente una gestione attenta e un bilancio solido ci permettono di non interrompere la programmazione 2022 e quella futura, come invece sta succedendo in molte amministrazioni d’Italia, ma questa è solo una magra consolazione: non poter prevedere ulteriori investimenti e lavorare ad una manovra finanziaria “in difesa” lascia l’amaro in bocca ad ogni amministratore che intende scommettere sul futuro del proprio territorio. Intendiamo comunque non farci trovare impreparati, per questo motivo abbiamo anche accantonato un “tesoretto” che ci potrà essere utile in futuro per gestire eventuali nuove emergenze”.
Il tesoretto ammonta a 825 mila euro. Si tratta di risorse aggiuntive messe da parte grazie ad un’oculata gestione delle entrate e delle uscite, che saranno a disposizione della Provincia per fronteggiare future necessità.
”Abbiamo scadenze e impegni che non possiamo rimandare, penso ai cantieri per le nuove scuole e a quelli per la manutenzione delle rete stradale provinciale – conclude il presidente della Provincia – con questo avanzo riusciremo a non farci travolgere dal momento, sapendo anche di poter contare su un cuscinetto extra. Non nascondo però che sono molto preoccupato. Credo siano necessarie al più presto azioni mirate e specifiche a risanare le casse degli enti locali così che possano sostenere non solo lo sviluppo del Paese, per quanto di loro competenza, ma anche per dare un segnale di vicinanza alle famiglie in questo difficile momento”.