Irene Grandi in versione blues nel chiostro di San Domenico
Il concerto è in programma per domani, venerdì 29 luglio, con inizio alle ore 21,30
Irene Grandi presenta “Io in Blues”, l’atto d’amore di una delle più importanti cantanti italiane ad alcuni dei più carismatici artisti internazionali e italiani che hanno reso, direttamente o indirettamente, immortale un genere che è alla base tutta la musica moderna che conosciamo; lo troviamo nel soul e nel rap, nel jazz e nel rock, nel funk, ovunque. L’appuntamento con il concerto della cantante fiorentina è per domani, venerdì 29 luglio, alle ore 21,30 nella cornice del chiostro di San Domenico.
“In questo tempo sospeso, difficile, smarrito, ho finalmente ritrovato l’ispirazione tornando alle radici – afferma Grandi -. Da sempre il blues mi risuona dentro, mi emoziona e negli anni della mia formazione ha avuto un grande impatto sul mio mondo musicale e la mia voce. Nel lungo momento che ci ha tenuto lontani gli uni dagli altri, incerti sul futuro, sconvolti da tanti cambiamenti e rattristati dalla sorte dei più fragili, ho fatto molta fatica a trovare ispirazione e slancio, finché ho smesso di cercare qualcosa di nuovo e mi sono immersa in qualcosa che conoscevo, che amavo ma che da molto tempo non praticavo più. Ho voluto ricordare da dove vengo e ritornare appunto alle radici, sperando così di ritrovare anche io un maggiore radicamento e una nuova forza di reagire – racconta ancora l’artista -. Accettare anche la malinconia di questo lungo periodo drammatico che abbiamo vissuto, ascoltarla e cantarla. Perché il Blues? Perché il Blues è la radice, è la madre, e ti accoglie nelle sue grandi braccia.”
“IO in Blues” è anche un tributo appassionato alle radici di Irene, alla sua formazione musicale e alle prime esperienze sul palco, nelle quali ha ottenuto un imprinting che ha poi sviluppato in uno stile personale e riconoscibile. Dunque un concerto, un viaggio, fatto di brani che attraversano un arco temporale che va dagli anni ’60 fino ai ’90, canzoni che sono blues nell’anima e nell’ispirazione: Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina, e alcuni brani di Irene, riarrangiati in chiave rock-blues. Irene Grandi è un’artista che ha sempre cercato di cambiare pelle, per mettersi in gioco, per sperimentare. Lo dimostrano le sue collaborazioni più diverse. che sono andate dai grandi standard italiani e internazionali riletti in chiave jazz con Stefano Bollani alla videoarte dei Pastis, dal pop della sua splendida carriera solista all’opera rock come protagonista di The Witches Seed , composto da Stewart Copeland (l’opera ha debuttato in prima mondiale il 22 e 23 luglio aTones Teatro Natura, a Oira Crevoladossola – VCO).
IRENE GRANDI – Voce
MAX FRIGNANI – Chitarra
PIERO SPITILLI – Basso
FABRIZIO MORGANTI – Batteria
PIPPO GUARNERA – Hammond