Lavoro in primis, ma anche una nuova legge sull’immigrazione, politiche per favorire l’accesso alla casa dei giovani, medicina di prossimità, politiche per la crescita del distretto e sì allo ius soli e ius culturae. Sono alcuni dei 12 punti programmatici che il PD di Prato ha steso in vista delle campagna elettorale che porterà al voto del 25 settembre. Un programma che sarà ulteriormente ampliato e dettagliato nelle prossime settimane, ma che arriva anche prima delle candidature. I nomi forniti da Prato saranno ufficializzati solo domani, anche se da giorni circolano indiscrezioni, eppure il programma c’è già, come a dire che a prescindere dai nomi le idee restano punti fermi. “Questi 12 punti racchiudono temi importantissimi attraverso i quali il Partito Democratico di Prato – al di là delle candidature – vuole esprimere con forza la propria opinione e le proprie idee” ha detto il segretario provinciale del PD Marco Biagioni. Non mancano accenni alle politiche di genere e i diritti civili, lo sport, la scuola e la cultura, con un occhio a temi più strettamente locali come l’economia circolare e la crescita del distretto: “Prato è un luogo vivacissimo in cui ci sono dinamiche che a volte sono più avanti di molte realtà territoriali, per questo dobbiamo dare l’esempio su tematiche come l’inclusione, l’integrazione, il sociale, la circolarità. Qui possiamo dare la prova che un centrosinistra anche diverso e coraggioso può esserci. A Prato lo stiamo facendo” ha concluso Biagioni.
