La Procura di Prato ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di Gianni Gesualdi, l’elettricista montemurlese di 49 anni morto ieri mattina mentre stava effettuando dei lavori all’interno del ristorante Tortellove di via Tinaia, in centro a Prato. L’inchiesta sul tragico incidente, coordinata dal pm Petrocchi, è affidata ai tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl Toscana Centro, che hanno raccolto testimonianze sull’accaduto e informazioni sullo stato dei luoghi e sull’impianto elettrico del locale.
Nelle prossime ore, gli atti raccolti passeranno al vaglio della Procura che dovrà valutare le iscrizioni nel registro degli indagati anche per consentire ai periti di parte di intervenire all’esame autoptico nei prossimi giorni.
Sarà proprio l’autopsia a dover chiarire l’esatta causa della morte: i soccorsi sono scattati ieri mattina attorno alle 9,30 quando Gesualdi, elettricista esperto, dipendente di una ditta di Montale, che stava effettuando dei lavori assieme ad un collega, sarebbe rimasto folgorato da una scarica elettrica. I tentativi di rianimazione, praticati dai soccorritori del 118, si sono purtroppo rivelati inutili.
Gli inquirenti dovranno ora capire l’esatta dinamica dell’accaduto e che cosa non ha funzionato nelle procedure di sicurezza. Quel che appare certo è che Gesualdi stesse compiendo delle operazioni, senza che fosse stata precedentemente staccata la corrente. Una pratica che per certi tipi di lavori è consentita, salvo che vengano adottati alcuni accorgimenti. Gli accertamenti, in incidenti come questi, riguardano vari aspetti: verifiche sull’impianto elettrico, funzionamento dei dispositivi salvavita, dispositivi di sicurezza e tecniche adottate durante i lavori, compreso l’abbigliamento idoneo.