Referendum giustizia, ecco cosa prevede il terzo quesito
Matteo Giusti dei Radicali di Prato e il consigliere comunale dei Cinque Stelle Carmine Maioriello spiegano rispettivamente le ragioni del Sì e del No al terzo quesito referendario sulla separazione dlele carriere dei magistrati
Si avvicina l’appuntamento referendario con il referendum abrogativo sulla giustizia. Domenica 12 giugno i cittadini sono chiamati alle urne per decidere se abrogare o mantenere cinque normative vigenti che riguardano la Legge Severino, la limitazione delle misure cautelari, le funzioni dei magistrati, le candidature al Csm e i consigli giudiziari. Nel terzo quesito si chiede di abrogare le norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono nella carriera dei magistrati il passaggio giudicanti a quelle requirenti e viceversa: con l’eventuale abrogazione, il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera se svolgere il ruolo di pm o di giudice.
Carmine Maioriello del Movimento Cinque Stelle e Matteo Giusti dei Radicali di Prato spiegano rispettivamente le ragioni del No e del Sì al terzo quesito referendario: