Anziani sfrattati dal Centro Ventrone: il comune di Prato a maggio ha comunicato con una email all’associazione Il Sicomoro che il servizio di nonno-sitting avrebbe dovuto lasciare la sede del centro civico di via delle Gardenie per fare spazio ai campi estivi dei ragazzi. I Servizi sociali hanno proposto il trasferimento dei nonni nel centro sociale di Iolo, al civico 12 di via Guazzalotri. Una sistemazione assolutamente inadeguata, secondo quanto afferma Luciana Bigagli, presidente de Il Sicomoro, che gestisce il nonno-sitting: ” Si tratta di una struttura chiusa da 3 anni, calda e impossibile da rinfrescare: noi lavoriamo con nonni dai 62 ai 95 anni, molti con patologie, vogliamo farli sentire male d’estate?”.
Il servizio di nonno-sitting nel comune di Prato si è svolto al centro Ventrone sin dalla sua nascita nel 2014. “Il 40% degli anziani che vengono da noi è affetto da Alzheimer o altre patologie neurodegenerative: spostarli di punto in bianco in un altro luogo non è un cambiamento da poco per loro”, spiega ancora Bigagli, che racconta di essersi rivolta subito all’assessore e ai dirigenti dei Servizi sociali, non appena è arrivata l’email “di sfratto”: “Ho rinnovato la richiesta per il centro Ventrone il 5 maggio e alla fine di maggio mi arriva una email di risposta del Comune in cui mi si diceva che per questa estate la richiesta non poteva essere accolta, causa svolgimento campi estivi. A quel punto ho chiesto un appuntamento all’assessore Biancalani e lì mi è arrivata la controproposta di Iolo, rivelatasi non idonea dopo alcuni sopralluoghi che ho effettuato anche con medici e geriatri. Quel che dispiace è stato anche il modo con cui il Comune ha liquidato il nonno-sitting: con una semplice email”. Per non lasciare i nonni e le loro famiglie a piedi, Bigagli ha fatto un appello all’associazionismo pratese per reperire un altro luogo: appello che è stato raccolto dall’Arci, che a tempo di record ha messo a disposizione alcuni spazi del circolo di Casale. “L’unica solidarietà che abbiamo avuto è stata proprio quella dell’Arci – afferma Bigagli – ma non può che trattarsi di una soluzione temporanea”. Nel 2016 il servizio dedicato agli anziani aveva già convissuto per il periodo estivo con i campi estivi dei ragazzi: “E’ stata un’esperienza bellissima, che ha arricchito sia i ragazzi che i nonni, che giocavano coi bambini – ricorda Luciana Bigagli -. Abbiamo proposto all’assessore una soluzione del genere, ma ci è stato risposto che ‘Non potevano esserci interferenze stavolta’ “.
Il nonno-sitting è un servizio dedicato ad anziani con fragilità, un aiuto concreto 4 ore al giorno tutti i giorni, low cost (il costo è di appena 3 euro l’ora) e flessibile per le famiglie che, per vari motivi, devono lasciare per alcune ore i propri cari da soli, o per quegli anziani che vivono soli e che hanno bisogno di alcuni momento di socializzazione per combattere solitudine e depressione. Sono 30 i nonni che lo frequentano nel comune di Prato.