23 Giugno 2022

Ferì un connazionale a colpi di machete: dopo un mese di carcere concessi i domiciliari

L'indagato deve rispondere di tentato omicidio e violenza sessuale


Il giudice per le indagini preliminari ha concesso gli arresti domiciliari al cittadino cinese arrestato dalla polizia la mattina del 20 maggio scorso, poco dopo aver colpito al volto con una mannaia un connazionale, all’interno di un’abitazione in via Carraia.
Il ferito, attinto anche in altre parti del corpo, fu trasportato all’ospedale, riportando una prognosi di 30 giorni.

L’accusa nei confronti dell’arrestato, assistito dall’avvocato Giuseppe Nicolosi, è di tentato omicidio, cui si aggiunge la contestazione di violenza sessuale per le molestie che avrebbe subito una giovane cinese che abitava nello stesso appartamento. Lo zio di quest’ultima, messo al corrente dei presunti abusi, quella mattina si era recato in via Carraia per poi rimanere ferito a colpi di mannaia dall’uomo a cui era andato a chiedere conto.
La difesa dell’arrestato, il quale ha trascorso un mese in carcere, ha ottenuto oggi l’attenuazione della misura cautelare – in prima battuta rigettata dal Tribunale della Libertà – facendo leva su una diversa ricostruzione dell’accaduto, che sarebbe stato filmato anche da alcune immagini di videosorveglianza della casa. Secondo la linea difensiva non ci sarebbe stata alcuna intenzione di uccidere da parte dell’uomo col machete, che ha interrotto la propria azione dopo aver inferto alcuni fendenti e non ha cercato di scappare dopo l’accaduto.