È stato condannato in rito abbreviato ad una pena di 5 anni, 3 mesi e 10 giorni, Federico Calvani, il medico di famiglia della montagna pistoiese accusato di aver simulato la vaccinazione anticovid a decine di persone, fra cui diversi no-vax provenienti da altre città, come Prato, Pistoia, Lucca, Firenze, interessati ad ottenere il green pass.
Falso ideologico, peculato e truffa ai danni dello stato i reati contestati al medico, che è stato sospeso dalla Asl Toscana Centro e rischia la radiazione dall’albo. Le indagini partirono dalla nostra città: furono i carabinieri di Prato a ricevere la segnalazione di una donna preoccupata dal fatto che il figlio si potesse ammalare di Covid dopo aver ottenuto la certificazione pur senza essersi mai vaccinato.
L’inchiesta dei carabinieri di Prato e del Nas di Firenze, guidata dalla Procura di Pistoia, portarono alla contestazione di 69 green pass rilasciati senza aver effettuato le dovute vaccinazioni anti-covid.
Oggi, nel comminare la pena, il Tribunale di Pistoia è andato oltre le richieste del pubblico ministero e ha stabilito anche il pagamento di una provvisionale di 20.000 euro per ciascuna delle parti civili che si erano costituite: Ordine dei medici, Asl Toscana Centro e Ministero della Salute. Il legale di Calvani, l’avvocato Stefano Panconesi, aspetta di leggere le motivazioni della sentenza (90 i giorni per il deposito), ma preannuncia già ricorso in appello.
